MILANO, 25 luglio 2003 – Il Catania resta in B. No, non avete sbagliato pagina. La notizia è sempre quella (da oramai un po’ di giorni), ma questa volta il fatto nuovo è che il Tar ha confermato tutti i suoi decreti emessi in favore della società siciliana, compreso quello che annulla la sentenza della Caf sul caso Grieco (e che aveva rispedito i rossoblù nell’inferno della serie C). In base all’ordinanza emessa dalla seconda sezione del Tribunale amministrativo regionale, il Catania può considerare chiusa la sua vicenda anche se l’ordinanza può essere appellata davanti al Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo. A questo punto, però, Figc e Lega dovrebbero dare seguito all’accordo preso con il ministro Urbani: fine della querelle in cambio di un decreto governativo che ridìa alla giustizia sportiva l’ultima parola (ed eviti intrusioni di altri magistrati). Per questa ragione (già fatta trapelare l’altro ieri da Adriano Galliani che ha dichiarato: “Le sentenza vanno rispettate”) la serie B si può già considerare a 21 squadre.
Ma la cosa non finisce qui. Le altre retrocesse (Genoa, Cosenza e Salernitana), infatti, potranno ora appellarsi al Tar per cercare di farsi riammettere in cadetteria. Il principio è semplice: avendo la Lega alterato il numero delle retrocessioni (tre invece di quattro), l’unica soluzione equa è una B a 24 squadre. Staremo a vedere gli sviluppi. Intanto esulta Riccardo Gaucci, patron dei rossoblù: “à un successo sofferto e meritato. à stata una vittoria su tutta la linea, l’ ennesimo grado di giudizio che conferma la bontà delle nostre tesi. Abbiamo ragione e lo sanno tutti, soltanto la Figc e Carraro fanno finta ancora di non accorgersene”.
Francesco Ceniti – Gazzetta.it