Procede costante l’azione di rendere Catanzaro una città sempre più accogliente. Questo è quanto si è prefissa questa Amministrazione nel momento del proprio insediamento e questo è quello che giornalmente sta facendo. Così per volontà del neo assessore alla mobilità Roberto Talarico, non sarà possibile fare più lavori diurni e nei giorni feriali nelle principali strade comunali.
Infatti, dopo una conferenza dei servizi tenutasi nei giorni scorsi presso il comando della Polizia Municipale, alla presenza dello stesso Assessore Talarico, del dirigente del settore Ing. Aldo Mauro, del vice comandante dei vigili Amedeo Cardamone e del dirigente del settore Lavori Pubblici ing. Giuseppe Cardamone è stata firmata un’ordinanza che vieta alle aziende di realizzare lavori che intralciano il traffico veicolare.
L’iter che prevede il pagamento del suolo pubblico per i lavori dovrà passare per i responsabili della mobilità che dovranno dare il via agli stessi. Certamente questo tipo di disposizione non verrà attuata per strade poco importanti per quel che concerne la viabilità e non verrà applicata per quei lavori di piccola entità che non bloccano o non creano difficoltà nella circolazione.
Tra le prime aziende che si sono adeguate alla direttiva comunale, la Telecom, che sta realizzando dei lavori in via Raffaelli alle spalle del Palazzo della Provincia, la quale ha deciso di fare questi lavori nelle giornate festive di sabato e di domenica quando il flusso automobilistico è decisamente minore rispetto alle giornale feriali e alle ore diurne.
Ora l’auspicio da parte dell’Assessore Talarico è che questa delibera comunale grazie alla collaborazione dell’Anas e della Provincia possa essere estesa anche alle strade di competenza di questi enti. “Mai prima d’ora era stata adottata una decisione del genere – ha affermato l’Assessore Talarico – abbiamo deciso di applicare questa ordinanza, al fine di evitare che lavori diurni e in giornate feriali rendano difficoltosa la viabilità. Catanzaro, con questa ordinanza, si adegua a quanto avviene in molte altre città italiane dove le aziende private sono “costrette” a non fare lavori che comportino difficoltà alla circolazione”.
