CRONACA – Operazione ”CAORSA” i dettagli

Questa mattina, sin dalle prime luci dell’alba, è scattata l’operazione di Polizia denominata “CAORSA” che ha visto il personale della Squadra Mobile di Catanzaro e quello di Vibo Valentia impegnato a rintracciare, nelle zone del  catanzarese e del vibonese, 14 pregiudicati vicini all’ambiente della criminalità organizzata calabrese.  
Tante sono state difatti le ordinanze di custodia cautelare da eseguire, di cui 11 in carcere, emesse dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro in accoglimento della richiesta avanzata dalla Direzione Disttrettuale Antimafia, nei confronti dei seguenti soggetti accusati, a vario titolo, dei reati di usura ed estorsione:
COMITA’ Marcello, nato nel 1974 a Settingiano, ivi residente, (Obbligo di presentazione alla P.G.);
CUTURELLO Roberto, nato nel 1967 a Nicotera, residente a Limbadi;
FIAMINGO Mariano, nato nel 1973 a Zungri, ivi residente;
FRANZE’ Giovanni, nato nel 1962 a Stefanaconi, ivi residente;
GENTILE Vittorio, nato nel 1974 a Catanzaro, ivi residente (Obbligo di presentazione alla P.G.);
LA ROSA Antonio, nato nel 1962 a Tropea, ivi residente;
MANCUSO Domenico, nato nel 1978 a Vibo Valentia, residente a Limbadi;
MUSCIA Gaetano, nato nel 1964 a Tropea, ivi residente, già detenuto;
SCARFONE Salvatore, nato nel 1957 a Catanzaro, ivi residente (Arresti domiciliari);
SEVA Pasquale, nato nel 1965 a Tropea, ivi residente;
TRAPASSO Francesco, nato nel 1968 a Gimigliano, ivi residente;
ZACCARO Francesco, nato nel 1977 a Tropea, ivi residente, già detenuto;
ZACCARO Giuseppe, nato nel 1979 a Tropea, ivi residente;
ZINNA’ Giuseppe, nato nel 1963 a San Calogero, ivi residente, già detenuto.
Le indagini investigative, condotte dal 2005 dalla Squadra Mobile del capoluogo, hanno fatto emergere l’attività criminale svolta da questi soggetti a danno di un giovane imprenditore locale e, successivamente, dei suoi familiari, anche loro commercianti, i quali si sono trovati in poco tempo ad essere stritolati dal debito contratto cresciuto in maniera vertiginosa a causa degli interessi usurari che andavano dal 10% al 50% mensile.  
E’ doveroso ricordare che, soprattutto per questa tipologia di reati, la collaborazione della vittima appare di fondamentale importanza ai fini investigativi.
In questo caso, il commerciante, inizialmente reticente per paura di possibili ritorsioni, ha contribuito con la sua testimonianza a far luce sulle pressioni psicologiche che lui e i suoi familiari erano costretti a subire dai loro strozzini.

Una fiducia nelle Forze dell’Ordine che è stata ben ripagata come dimostra l’esito dell’inchiesta che vede tuttavia ancora ricercato il pregiudicato COMITA’ Marcello, resosi al momento irreperibile.

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Redazione

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