Rinvenimenti archeologici di Catanzaro: Dov’è finita la nuova Pompei?
Nuovo invito alla Sovrintendenza per una conferenza stampa
Nuovo invito alla Sovrintendenza per una conferenza stampa
In questi ultimi giorni sulla stampa locale sono apparsi articoli che ipotizzano la probabile chiusura della campagna di scavi in località Germaneto di Catanzaro. Si è trattato, a ben vedere, di un segnale di allarme lanciato per attirare l’attenzione su una vicenda che ha avuto una genesi altisonante e che sembrerebbe si stia avviando verso una conclusione in sordina.
Ricordiamo tutti le dichiarazioni dei primi giorni che riferivano della scoperta archeologica di maggior rilievo degli ultimi trenta anni, del rinvenimento di una nuova Pompei, di materiali e reperti atti testimoniare un ampio orizzonte cronologico dall’età del ferro fino al medioevo. Anche noi dell’Osservatorio per il Decoro di Catanzaro, presi dall’entusiasmo dell’eccezionalità delle indiscrezioni che trapelavano dal sito archeologico, eravamo intervenuti auspicando una prosecuzione delle attività di scavo preventivo in modo da assicurare uno studio completo dell’area e la sua futura valorizzazione, nell’ottica dello sviluppo turistico ed economico della città di Catanzaro e del suo hinterland.
Ma ricordiamo anche il grido di allarme che in quei giorni proveniva dalla Regione in merito a “poteri forti” che si opponevano alla realizzazione della Cittadella Regionale; ricordiamo a tale proposito l’accorato intervento di un politico catanzarese che ipotizzava l’esistenza di una sorta di “partito trasversale” che agiva per vanificare il salto di qualità del Capoluogo Regionale nel concretizzare il polo direzionale del Corace.
Abbiamo pensato, allora, di esserci involontariamente inseriti in oscuri scenari che nulla avevano a che spartire con i nostri ideali di legalità e trasparenza e con le nostre uniche aspirazioni di conseguire il giusto livello di decoro per la nostra amata Catanzaro. Adesso, però, che ulteriori indiscrezioni sembrano confermare che la Sovrintendenza stia per rilasciare il nulla osta per l’avvio dei lavori di costruzione della Cittadella Regionale, ci sembra di capire, poiché nessuno più ne parla, che si siano rasserenati quei torbidi orizzonti che incombevano sulla costruzione della Casa dei Calabresi.
E’ per queste motivazioni che ci accomuniamo alle preoccupate parole dell’ex vicepresidente del Consiglio regionale Quirino Ledda e del giornalista Antonio Cantisani, ed è soprattutto per dissolvere ogni libera interpretazione che chiediamo, ancora una volta, alla Sovrintendenza di tenere una conferenza stampa (ci meraviglia che siamo solo noi ad avanzare tale richiesta) – così come fatto nei giorni scorsi per i ritrovamenti di Piani della Corona all’interno dei cantieri Anas per la costruzione del V macrolotto dell’autostrada SA-RC – che illustri, una volta per tutte, quali siano state le attività fin qui svolte sui siti archeologici, quali siano quelle da eseguire in futuro e quale sia il progetto di tutela e valorizzazione delle aree archeologiche.
Noi siamo i primi ad essere convinti della necessità che venga costruita la Cittadella Regionale, siamo anche consapevoli che Catanzaro saprà affermare la sua centralità regionale attraverso un oculato ed armonico sviluppo del territorio comunale, e non solo di quello di Germaneto che pure risulta strategicamente importante, ma sappiamo anche che troppe volte questa città ha dovuto piegare la testa di fronte a scelte che l’hanno poi relegata ad un ruolo senz’altro inferiore a quello che le compete, facendole perdere la memoria delle proprie lontane e nobili origini, oscurandone la luminosa storia e portandola ad una crisi di identità che è figlia di quella disgregazione culturale e sociale dalla quale solamente da poco tempo, con un lento e difficile processo avviato da chi crede nel complessivo rilancio del Capoluogo di Regione, si sta tentando di uscire.
OSSERVATORIO PER IL DECORO URBANO DI CATANZARO