La sentenza sulla direzione delle Dogane è solo l’ultima in ordine di tempo delle ingiustizie inferte a Catanzaro, e quindi alla Calabria; ma probabilmente è l’Italia a rappresentarsi quale Repubblica delle Banane se le sue istituzioni non sono nemmeno in grado di garantire l’ordine più basilare della pubblica amministrazione, a partire dai contenuti negati a qualche capoluogo di regione. Il Consiglio di Stato pare abbia motivato che << la richiesta di Catanzaro appare insufficiente, contraddittoria e illogica>>. Ai comuni mortali invece pare piuttosto che ad essere insufficiente, contraddittoria e illogica sia proprio la sentenza medesima! Insufficiente perché liquida troppo banalmente le legittime rivendicazioni di Catanzaro dal momento che non solo si bypassa il ruolo di capoluogo regionale con inusitata impudenza, ma anche perché – trattandosi di ufficio direttivo – la direzione delle Dogane deve poter agevolmente “dialogare” con altri organi presenti nel capoluogo di regione (Regione Calabria, Direzione Regionale delle Entrate, Direzione Regionale del Territorio, Comando Regionale Guardia di Finanza, eccetera); contraddittoria perché pur rilevando che nessuna norma imponga alle agenzie fiscali di localizzare le proprie strutture regionali di vertice nei capoluoghi regionali, di fatto queste sono tutte allocate rigorosamente ed esattamente nelle città capoluogo di regione (come si rileva dall’art. 6 del Regolamento di Amministrazione dell’Agenzia delle Dogane); illogica perché la scelta della sede deve tener conto dei motivi di economicità e di organizzazione razionale dei servizi, ciò che esclude categoricamente Reggio se pensiamo anche solo a ragioni geografiche e funzionali rispetto ad un territorio ampio qual è quello calabrese su cui non insiste fortunatamente solo l’ufficio doganale di Reggio ma anche quelli di Cosenza, Corigliano, Crotone, Catanzaro, Lamezia, Vibo e Gioia Tauro;
E’ questo il motivo per cui l’opinione pubblica si è fatta l’idea che la sentenza sia stata partorita nelle stanze di qualche segreteria politica più che in quelle pertinenti di Palazzo Spada. A questo punto, se esiste una classe parlamentare catanzarese, ci si aspetta di vederla all’opera con gli stessi mezzi aggressivi usati da chi ha umiliato Catanzaro: per esempio si può azzerare la sentenza del Consiglio di Stato attraverso un emendamento alla Finanziaria o – meglio ancora – attraverso una Legge Speciale per Catanzaro Capoluogo che metta inequivocabilmente i puntini sulle i. Se questo non accadrà bisognerà convenire tutti, amaramente, che la nostra è la Repubblica delle Banane!
Il Direttivo ed il Gruppo Istituzionale Comunale