CATANZARO â Doveva essere il primo a trovarsi all’Acero â la località del ritiro del Catanzaro nei pressi di San Vito sullo Jonio â ed invece ieri pomeriggio (entro le 18,30, secondo disposizioni) è stato l’ultimo. Per non esagerare diciamo che l’allenatore Braglia si è presentato in ritardo rispetto all’orario stabilito causa un viaggio avventuroso di trasferimento da Massa Marittima (dove ha lasciato la famiglia in vacanza). Il tecnico, infatti, doveva utilizzare la mattinata un treno in partenza da Firenze, ma non ha fatto in tempo a salire sul convoglio ferroviario perché durante il tragitto in auto ha perso tempo causa un ingorgo stradale. Braglia, così, ha dovuto utilizzare un treno per Roma e dalla «Termini» raggiungere Lamezia Terme dove lo attendeva un’autovettura per portarlo a San Vito. Non sono bastate le scuse e le relative giustificazioni: il tecnico, secondo il regolamento che normalmente viene applicato nelle squadre di calcio, dovrà pagare la multa. Il relativo importo sarà il primo fondo della cassa comune. Ma celia a parte â anche se è tutto vero â la notizia del primo appello del Catanzaro riguarda il ripensamento di Emiliano Milone sulla richiesta di trasferimento. Notizia che i responsabili del Catanzaro hanno appreso da una telefonata del procuratore del difensore, Gabarello, a Taranto l’altro ieri mentre stavano conducendo la trattativa con i plenipotenziari del Chieti per l’ingaggio di Zatterin, poi saltato. Anche perché ad un certo punto il presidente Buccilli ha proposto l’accoppiata Zatterin-Petitto, con quest’ultimo che sarebbe stato il doppione di Milone. Detto tra parentesi piuttosto cattivelli i dirigenti del Chieti i quali dopo il fallimento della trattativa si sono affrettati a comunicare a Zatterin che «è stato il Catanzaro a non volerlo ingaggiare» dopo che hanno rifiutato alcune ragionevoli proposte. La… marcia indietro confermata da Milone: «Sono qua, â ha detto, rispondendo al cellulare â con tutte le buone intenzioni che sono state condizionate da problemi di famiglia. Comunque ne parlerò con Improta e con i dirigenti, mentre mi auguro di non aver creato problemi alla società ». Milone, che si è trovato a proprio agio tra tanti compagni che ha lasciato dopo quel maledetto 17 giugno, ha aggiunto: «A ripensarci mi ha indotto la programmazione della società ; programmazione che speriamo serva questa volta per farci vincere il campionato, cosa che ormai dovrebbe avvenire anche, come dire?, per i grandi numeri». Milone informato dell’eventuale cambio di modulo da parte dell’allenatore Braglia: «Per quanto mi riguarda non ci sono problemi. Ho già giocato con la difesa a tre nel campionato con Cuttone quando nel girone di ritorno il modulo è stato modificato, appunto con tre difensori. Comunque vedremo come intende giocare il signor Braglia. Io ed i miei compagni siamo a disposizione». Intanto ieri ha fatto gli onori di… casa il dg Improta in attesa e dell’allenatore Braglia e del presidente Parente e dell’amministratore delegato Poggi. I soli che non hanno risposto al primo appello sono stati i due giovani brasiliani â Machado e Toledo â che lo hanno regolarmente comunicato. Machado è atteso per oggi a San Vito, mentre Toledo forse domani dopo aver addotto la motivazione ad un intervento operatorio alla madre. Tutti i componenti della comitiva giallorossa, e in particolare l’attaccante Corona, hanno ricevuto una calorosa accoglienza da parte di un nutrito gruppo di tifosi, i più giovani con la rituale richiesta di autografi. Intanto una rimpatriata per il difensore Zappella e l’attaccante Giglio che si sono ritrovati tra tante facce familiari. I nuovi hanno dato un giudizio positivo sulla struttura dell’Acero, al centro di una vegetazione lussureggiante, nonché per la situazione climatica. Qualche mugugno da parte di chi è stato sistemato nelle camere a tre letti. Dopo la sistemazione logistica e la cena approfondite le conoscenze tra vecchi e nuovi, con Falco e Corona (entrambi ex del Giugliano) che hanno fatto già coppia.
Vito Macrina