«La manifestazione de “La Notte Piccante”, a parte l’esibizione di qualche apprezzabile artista locale, verso cui nutriamo grande rispetto, di fatto non è stata altro che una grande sagra paesana per la degustazione del “morzello” e di ogni tipo di salsiccia, il tutto ovviamente a pagamento per decine e decine di migliaia di intervenuti gran parte dei quali affluiti da altre località». Lo ha sostenuto il consigliere comunale Domenico Tallini sull’assenza di alcuni artisti dall’evento di sabato notte. «Alla fine – ha proseguito il consigliere comunale – quello che poteva e doveva essere un grande evento per la città, questa Amministrazione è riuscita a trasformarlo nell’ennesimo danno all’immagine della stessa, i cui amministratori – senza distinzione alcuna, purtroppo – si sono dimostrati dilettanti ed inaffidabili anche in un settore dove negli anni scorsi si erano dimostrati capaci di organizzare spettacoli di grandi eventi come quello di Vasco Rossi sulle colline di Germaneto».
Sullo stesso tenore l’intervento di Giovanni Scozzafava della federazione provinciale del Nuovo Psi: «È l’unico deficit che si può imputare all’organizzazione alla quale chiediamo espressamente più attenzione che è conseguenza del rispetto nei confronti degli operatori economici che sono andati in corso a spese di gestione, anche se parzialmente, inutili e dei cittadini, in particolare di chi da più lontano ha percorso tanti chilometri per raggiungere la nostra città. Lodevole la presenza costante delle forze dell’ordine sparsi su tutta l’area interessata, un po’ carente la presenza di cassonetti Rsu in particolare nei pressi ai punti di ristoro dove i cittadini si vedevano costretti a depositare tovagliolini, lattine di bibite vuote e bicchieri di plastica al primo angolino libero della città». Infine, dopo aver lodato le capacità dell’assessore Talarico, Scozzafava ha ricordato che «le iniziative proposte dalle amministrazioni locali dovrebbero tener conto in primis dei figli della nostra terra valorizzando le risorse locali senza distinzioni tra figli e figliastri, vista l’assenza del noto Mico Amendolia e del simpaticissimo Piero Procopio».
Di tutt’altro avviso l’associazione culturale “NuovaMente” a cui «piace interpretare eventi come quello della Notte Piccante non in chiave prettamente ludica, di intrattenimento o di collettiva allegria ma attraverso una lettura culturale che la Notte Piccante ha offerto in queste due prime riuscitissime edizioni. Catanzaro può davvero essere una “città accogliente” come recita uno slogan attualmente in voga. La vocazione è chiara e deve essere perseguita con tenacia dagli amministratori più sensibili e colti. A costoro ribadiamo con passione il nostro invito a portare avanti una “rivoluzione” in città, senza farsi distrarre dalle polemiche inutili dei soliti inutili polemisti».
Sullo stesso tenore l’intervento di Giovanni Scozzafava della federazione provinciale del Nuovo Psi: «È l’unico deficit che si può imputare all’organizzazione alla quale chiediamo espressamente più attenzione che è conseguenza del rispetto nei confronti degli operatori economici che sono andati in corso a spese di gestione, anche se parzialmente, inutili e dei cittadini, in particolare di chi da più lontano ha percorso tanti chilometri per raggiungere la nostra città. Lodevole la presenza costante delle forze dell’ordine sparsi su tutta l’area interessata, un po’ carente la presenza di cassonetti Rsu in particolare nei pressi ai punti di ristoro dove i cittadini si vedevano costretti a depositare tovagliolini, lattine di bibite vuote e bicchieri di plastica al primo angolino libero della città». Infine, dopo aver lodato le capacità dell’assessore Talarico, Scozzafava ha ricordato che «le iniziative proposte dalle amministrazioni locali dovrebbero tener conto in primis dei figli della nostra terra valorizzando le risorse locali senza distinzioni tra figli e figliastri, vista l’assenza del noto Mico Amendolia e del simpaticissimo Piero Procopio».
Di tutt’altro avviso l’associazione culturale “NuovaMente” a cui «piace interpretare eventi come quello della Notte Piccante non in chiave prettamente ludica, di intrattenimento o di collettiva allegria ma attraverso una lettura culturale che la Notte Piccante ha offerto in queste due prime riuscitissime edizioni. Catanzaro può davvero essere una “città accogliente” come recita uno slogan attualmente in voga. La vocazione è chiara e deve essere perseguita con tenacia dagli amministratori più sensibili e colti. A costoro ribadiamo con passione il nostro invito a portare avanti una “rivoluzione” in città, senza farsi distrarre dalle polemiche inutili dei soliti inutili polemisti».