”Credo che non desti meraviglia – dice Ledda – questo od altri giacimenti, che potrebbero essere scoperti, perche’, nella ultima guerra, aerei inglesi, nel fotografare il territorio di Catanzaro Lido, individuarono i resti di un molo antico sul corace, il che fa dedurre che una parte fosse navigabile, permettendo a Scolacium di fornirsi e avere un traffico commerciale via mare.
Questa volta bisogna evitare uno dei tanti rischi gia’ avvenuti nel recente passato da parte delle Istituzioni, che con il loro silenzio assenso, ha provocato danni incalcolabili ai nostri beni culturali, in nome dell’interesse economico. Lo scrittore americano William Faulknere disse”il passato non e’ mai morto, non e’ neanche passato”.
”Queste parole – continua Ledda – raccolgono il senso del’impegno che dobbiamo avere affinche’ la nostra Provincia non rinunci al patrimonio culturale di cui dispose per rilanciarlo seriamente a renderlo fruibile a tutti coloro che ne sono interessati. La riduzione drastica delle spese in materia di beni culturali che il Governo ha deciso, ci deve stimolare affinche’ gli Enti intermedi prevedono meno feste e piu’ finanziamenti in questa direzione.
Inoltre sarebbe interessante che la citta’ capoluogo si facesse promotrice di un distretto culturale con i Comuni interessati, per creare una rete, un sistema che sappia rispondere alla nuova domanda di un turismo colto ed intelligente”.