Amara sorpresa ieri mattina per diversi proprietari di auto della città. La scorsa notte ignoti hanno danneggiato diverse auto in sosta in via Carlo V e in viale dei Normanni. A rendersi conto di quanto era successo sono stati i proprietari dei mezzi, sbigottiti e furenti di quanto era accaduto. I vetri delle auto ormai ridotti a frantumi formavano una grande “macchia” sul terreno mentre sulle portiere delle automobili rimanevano solo parti di vetro in frantumi. Ai proprietari non è rimasto altro che recarsi a sporgere denuncia per quanto era accaduto alle forze dell’ordine.
Non è però la prima volta che la zona, in particolare quella di via Carlo V, è presa di mira dagli ignoti vandali. All’inizio del mese di agosto dello scorso anno, giusto per citare l’esempio più eclatante, furono prese di mira decine di autovetture: ad alcune furono forzate le portiere, in altre – la maggior parte – furono distrutti i lunotti posteriori. Probabilmente per portare a segno le “missioni” vengono utilizzate pietre o mazze. L’attenzione fu puntata su vere e proprie bande di teppisti, che si aggirerebbero soprattutto nella zona sud della città. Ma, al momento, questi raid incursivi si ripetono con cadenza ciclica con la grande preoccupazione dei residenti della zona che non si sentono più tranquilli di lasciare l’auto in sosta sotto casa.
Non è però la prima volta che la zona, in particolare quella di via Carlo V, è presa di mira dagli ignoti vandali. All’inizio del mese di agosto dello scorso anno, giusto per citare l’esempio più eclatante, furono prese di mira decine di autovetture: ad alcune furono forzate le portiere, in altre – la maggior parte – furono distrutti i lunotti posteriori. Probabilmente per portare a segno le “missioni” vengono utilizzate pietre o mazze. L’attenzione fu puntata su vere e proprie bande di teppisti, che si aggirerebbero soprattutto nella zona sud della città. Ma, al momento, questi raid incursivi si ripetono con cadenza ciclica con la grande preoccupazione dei residenti della zona che non si sentono più tranquilli di lasciare l’auto in sosta sotto casa.
Giuseppe Mercurio