Gli strali scomposti e sistematici che il presidente di Confcommercio Catanzaro, sig. Pietro Tassone, lancia istericamente contro l’amministrazione comunale sono il segno più tipico di chi non ha nulla da dire. La cosa potrebbe pure passare inosservata, nell’indifferenza generale, se non fosse che da un presidente provinciale di un’associazione così importante sarebbe lecito ascoltare argomentazioni di ben altra lena e spessore, che siano fondate e ragionevoli. In verità l’atteggiamento che Tassone mostra da qualche tempo a questa parte è scomposto nella forma e ingannevole nella sostanza. Tanto per cominciare egli lamenta la “mancanza di concertazione tra gli esponenti dell’esecutivo Olivo e gli operatori economici” ma in realtà tale concertazione – ogni volta che è stato possibile – non è mancata. In ogni caso è bene informare il sig. Tassone che l’amministrazione non è tenuta ad avere un suo nullaosta prima di agire, specialmente quando registriamo, con nostro sommo rammarico, che l’associazione da lui presieduto oggi rappresenta una piccolissima fetta dell’imprenditoria commerciale catanzarese. Proprio in virtù di questo dato la tanto invocata concertazione è stata più frequentemente messa in atto con i vari soggetti del commercio locale i quali, nostro malgrado, non sono associati alla Confcommercio così come oggi gestita da Pietro Tassone. Ciò sposta allora il focus della faccenda: cosa significa, oggi, parlare con Confcommercio Catanzaro? Quanti iscritti ha? Quali istanze rappresenta? Quali progetti porta avanti? Quali proposte ha avanzato? Che idee ha palesato la gestione Tassone? Quale attivismo ha manifestato sul territorio? Cosa ha mai pensato di costruttivo?
Non vorrei ulteriormente infierire e non l’avrei mai fatto se non fossi stato chiamato in causa dal sig. Tassone, il quale con le sue sgradevoli intemperanze testimonia una scarsa serenità intellettuale, una vera e propria mancanza di fiato….oltre che di iscritti!
Il fatto che la stragrande maggioranza degli operatori del commercio cittadino non si riconoscano nell’attuale gestione di Confcommercio, è un fatto non certamente deciso dal sottoscritto né dall’esecutivo guidato da Rosario Olivo. Probabilmente ognuno dovrebbe guardare la trave che c’è nel proprio occhio anziché scandalizzarsi per la pagliuzza presente nell’occhio altrui. E se proprio non si riesce a raggiungere tale consapevolezza, si dovrebbe per lo meno avere il buon gusto di tacere o evitare sciocche polemiche che denotano il classico e noioso piagnisteo di chi sa solo accusare e criticare senza aver mai brillato per propositività. Non si può aprire bocca per sputare veleno contro le manifestazioni che tendono a vivacizzare la città, ancorché svolte in una sola notte. Né si può aprire bocca solo per esercitarsi in attività disfattiste, negative, tristi, devastanti.
Se Pietro Tassone continuerà ad agire così, si ritroverà a non essere capito nemmeno da quei pochi adepti che ancora lo seguono. Non sarà seguito nemmeno dalla sua ombra.
Addirittura la data della “Notte Marina” diventa il pretesto per lanciare strali. E ci risiamo col noioso “era meglio fare così, era meglio fare colà”! Io credo più semplicemente che è meglio fare. Punto. A meno che Tassone non abbia consultato qualche esperto in geomarketing con dati certi alla mano che dimostrino la consistenza delle sue teorie. Ritengo che sabato 26 sia la data ragionevole perché, fra l’altro, trascinerà l’attenzione sulla festa della Madonna a mare del giorno successivo. Anche sul Parco Commerciale all’aperto il presidente Tassone ha da ridire, definendola “scatola vuota” probabilmente perché in quella definizione riconosce, nel suo inconscio, ciò che oggi malauguratamente rappresenta la Confcommercio di Catanzaro. E’ poi curioso, per non dire bizzarro, che egli lamenti la scarsa considerazione ricevuta nell’evoluzione del progetto relativo al Parco quando è stato sempre invitato a partecipare, e con lui tutte le altre associazioni di categoria.
In conclusione credo che se qualcuno dovrà fare un passio indietro, quel qualcuno sappiamo già chi è. Noi, in quanto amministrazione, desidereremmo che Catanzaro abbia una Confcommercio degna e dinamica che persegua le linee generali di indirizzo della Confederazione come nelle altre province italiane. Vorremmo che la sua politica di rappresentanza fosse di spessore qualitativo e quantitativo. Vorremmo che esprimesse, individuasse e coordinasse gli strumenti di attuazione per definire strategie di sviluppo dei vari settori rappresentati. Vorremmo soprattutto che avesse l’intelligenza di collaborare laddove è l’amministrazione pubblica a “inventare” tali strategie, anziché promuovere boicottaggi.
Invito perciò Pietro Tassone a scrollarsi di dosso pregiudizi e forse antipatie personali e guardare le cose con senso di responsabilità. Pertanto mi auguro che per la “Notte Marina”, così come per qualsiasi altra cosa riusciremo a fare, sia collaborativo e si renda utile per lo scopo al fine di consentire alla città di fare un salto in avanti, soprattutto nella mentalità.
ROBERTO TALARICO
ASSESSORE AL TURISMO COMUNE DI CATANZARO
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