Abbiamo imparato ad attenderci di tutto dalla città di Catanzaro, dai suoi amministratori e dalla gente comune che la popola.
Mentre c’è ancora chi, in giro, trova il modo, magari evitando di farsi vedere perché un po’ se ne vergogna, di ossequiare coloro i quali hanno fatto scomparire l’unico vero pezzo di STORIA di questa città, scopriamo che il nostro primo cittadino, in un impeto di vitalità, indirizza un sentito ringraziamento all’ex Senatore, attuale Onorevole Giancarlo Pittelli.
Tra una battuta ed un’altra di una conferenza stampa improvvisata che avrebbe dovuto fare il punto sulla questione stadio “Nicola Ceravolo” – punto col quale, è forse opportuno ribadirlo, si è sancito l’assoluto immobilismo che ha pervaso l’azione dell’amministrazione comunale per oltre un anno – Olivo, nel gelo dei presenti (ma non di tutti) compresi coloro che siedono nella sua stessa maggioranza che in quel momento avrebbero voluto scomparire, ha magnificato le gesta dell’ex Senatore ex ForzaItaliota attualmente Libertario ed Onorevole.
Ora, capiamo che Olivo, così come Pittelli, se arriva a comprendere la rotondità della palla di calcio è un effetto speciale degno dei film di Spielberg; capiamo pure che la vitalità di cui sopra e sicuramente il caldo afoso di questi giorni, forse qualche sbandamento lo provoca; capiamo, infine, che motivi di opportunità politica – “pfui”… – obbligano persone che da decenni fanno finta di farsi la guerra a lanciarsi zattere di salvataggio l’un con l’altro per non fare la fine di annegare nel medesimo mare, ma, PER LA MISERIA, d’essere presi in giro proprio voglia non ne abbiamo.
Ma come, il primo cittadino, che più di tutti, sa che la storiella del “senza Pittelli, senza calcio a Catanzaro” è una solenne bufala e proprio Lui ce la propina?
Proprio Lui che ha tenuto segregato per ore in altra stanza di palazzo De Nobili l’imprenditore con collana ed anello venuto dalla riva del Crati ci fa credere che sarebbe stata una questione di “Pittelli o morte”? Proprio lui che, se avesse avuto un briciolo in più di determinazione, avrebbe detto si senza indugio alla cordata Noto-Colosimo-Speziali, pure presentatasi in quelle ore al Comune, risolvendo d’incanto e d’un sol colpo per sempre tutti i problemi che la Catanzaro calcistica continua ad avere tanto da doversi aggrappare ad un nuovo “presidente” il cui unico merito è quello di essere un grande tifoso dei giallorossi?
E diciamola tutta. Ma in che mondo vive Olivo se non si è ancora reso conto delle macerie lasciate al suo passaggio dal novello Attila-Pittelli se si sente addirittura di doverlo ringraziare in pompa magna? In altre realtà, se non per sfiduciarlo, per spernacchiare pubblicare un Sindaco basta molto meno.
Ma siamo a Catanzaro. Ed allora lunga vita al Sindaco, al Senatore-Onorevole-Avvocato-Presidente Pittelli ed a tutti coloro che “è meglio stare zitti, chissà mai che non mi possa servire qualcosa…”
Dimenticavo, ma per i ringraziamenti del degli innominabili P&P, quanto dovremo aspettare?
Alla prossima conferenza stampa, magari a quella dove ci annunceranno lo stato di avanzamento dei lavori.
Ma che schifo…povero Don Nicola Ceravolo…in tutti i sensi.
Mentre c’è ancora chi, in giro, trova il modo, magari evitando di farsi vedere perché un po’ se ne vergogna, di ossequiare coloro i quali hanno fatto scomparire l’unico vero pezzo di STORIA di questa città, scopriamo che il nostro primo cittadino, in un impeto di vitalità, indirizza un sentito ringraziamento all’ex Senatore, attuale Onorevole Giancarlo Pittelli.
Tra una battuta ed un’altra di una conferenza stampa improvvisata che avrebbe dovuto fare il punto sulla questione stadio “Nicola Ceravolo” – punto col quale, è forse opportuno ribadirlo, si è sancito l’assoluto immobilismo che ha pervaso l’azione dell’amministrazione comunale per oltre un anno – Olivo, nel gelo dei presenti (ma non di tutti) compresi coloro che siedono nella sua stessa maggioranza che in quel momento avrebbero voluto scomparire, ha magnificato le gesta dell’ex Senatore ex ForzaItaliota attualmente Libertario ed Onorevole.
Ora, capiamo che Olivo, così come Pittelli, se arriva a comprendere la rotondità della palla di calcio è un effetto speciale degno dei film di Spielberg; capiamo pure che la vitalità di cui sopra e sicuramente il caldo afoso di questi giorni, forse qualche sbandamento lo provoca; capiamo, infine, che motivi di opportunità politica – “pfui”… – obbligano persone che da decenni fanno finta di farsi la guerra a lanciarsi zattere di salvataggio l’un con l’altro per non fare la fine di annegare nel medesimo mare, ma, PER LA MISERIA, d’essere presi in giro proprio voglia non ne abbiamo.
Ma come, il primo cittadino, che più di tutti, sa che la storiella del “senza Pittelli, senza calcio a Catanzaro” è una solenne bufala e proprio Lui ce la propina?
Proprio Lui che ha tenuto segregato per ore in altra stanza di palazzo De Nobili l’imprenditore con collana ed anello venuto dalla riva del Crati ci fa credere che sarebbe stata una questione di “Pittelli o morte”? Proprio lui che, se avesse avuto un briciolo in più di determinazione, avrebbe detto si senza indugio alla cordata Noto-Colosimo-Speziali, pure presentatasi in quelle ore al Comune, risolvendo d’incanto e d’un sol colpo per sempre tutti i problemi che la Catanzaro calcistica continua ad avere tanto da doversi aggrappare ad un nuovo “presidente” il cui unico merito è quello di essere un grande tifoso dei giallorossi?
E diciamola tutta. Ma in che mondo vive Olivo se non si è ancora reso conto delle macerie lasciate al suo passaggio dal novello Attila-Pittelli se si sente addirittura di doverlo ringraziare in pompa magna? In altre realtà, se non per sfiduciarlo, per spernacchiare pubblicare un Sindaco basta molto meno.
Ma siamo a Catanzaro. Ed allora lunga vita al Sindaco, al Senatore-Onorevole-Avvocato-Presidente Pittelli ed a tutti coloro che “è meglio stare zitti, chissà mai che non mi possa servire qualcosa…”
Dimenticavo, ma per i ringraziamenti del degli innominabili P&P, quanto dovremo aspettare?
Alla prossima conferenza stampa, magari a quella dove ci annunceranno lo stato di avanzamento dei lavori.
Ma che schifo…povero Don Nicola Ceravolo…in tutti i sensi.
SF