Enza Foceri
Ai più nota come la città delle tre “V” (per le sue caratteristiche distintive che sono il vento, il santo patrono Vitaliano e l’arte del velluto), Catanzaro nasconde, tra le sue viuzze, volti incantati e splendidi scorci che affacciano sul mar Ionio. Chiunque decidesse di visitare la città capoluogo della regione Calabria non avrebbe che l’imbarazzo della scelta: indeciso se iniziare dai musei, i palazzi antichi in stile liberty, le chiese o le bellezze naturalistiche.
Di musei da visitare ce ne sono 9. Si tratta del Museo numismatico provinciale, il Museo delle Carrozze, il Museo Diocesano di Arte Sacra, la Rotella House, il Museo militare Brigata Catanzaro, il Marca, Museo delle arti di Catanzaro, il Museo Archeologico Scolacium, il Museo della Lambretta e il Museo Naturalistico.
Tra tutti, la struttura espositiva più originale è di sicuro il museo delle carrozze, che sorge in un quartiere della zona nord, racchiusa in un ampio edificio in stile medioevale, in cui sono ospitate 25 carrozze d’epoca perfettamente restaurate, quasi tutte inglesi. Un posto di rilievo hanno quelle della famiglia Volpicelli ma il pezzo forte è il calesse usato da Rossella O’Hara nel film “Via col vento”. Sono esposti, in aggiunta, attrezzi della civiltà contadina e un pianoforte in radica d’ulivo della fine dell’800.
Gli amanti della storia della Magna Grecia rimarranno stupefatti, invece, dinnanzi al museo archeologico Scolacium, nel territorio della limitrofa cittadina di Borgia, collocato all’interno dei resti archeologici della città Skylletion, decaduta intorno al II sec. a.C., e della colonia romana Minervia Scolacium, fondata dai romani sull’antico sito della città greca. Tra i reperti che si possono qui ammirare ci sono: anfore e ceramiche da mensa e da cucina del II- VI secolo d. C., frammenti di decorazione architettonica, capitelli, colonne, antefisse, epigrafi e sculture provenienti dal teatro romano. Di recente apertura è, poi, è il Marca, ovvero il “Museo delle Arti di Catanzaro”, collocato nel centro storico della città. Si tratta di un polo museale multifunzionale, sviluppato su tre piani, dove convivono momenti artistici diversi: dall’arte antica al linguaggio contemporaneo, espresso in tutte le sue forme, con una sezione specifica dedicata al grande Mimmo Rotella.
Gli amanti del sacro non potranno, invece, esimersi dal percorrere l’itinerario delle 17 chiese, dislocate in punti strategici del centro storico. Ed ancora, sempre nel centro, si possono visitare i palazzi d’epoca dall’alto valore artistico, come palazzo Alemanni, palazzo Fazzari, Palazzo della Prefettura.
Catanzaro, per la sua particolare conformazione geografica, offre anche l’opportunità di effettuare escursioni montane negli scenari della Presila o, in alternativa, sul meraviglioso tratto di costa Ionica che la delimita. Gli appassionati delle avventure troveranno avvincente il territorio delle Valli Cupe, che riserva all’escursionista paesaggi ruvidi, tra crepacci e l’ingresso del canyon, fatto di cascate e pareti tortuose.
Per chi ama la natura ma non si vuole spostare dall’area urbana, ci sono, anche diversi polmoni verdi. Il più importante è il Parco della Biodiversità Mediterranea, esteso 610.000 mq, che contiene all’interno aree a prato, un giardino botanico all’italiana (costituito da 20.000 nuove piante da siepi e tappezzanti, 2.000 piante d’alto fusto e 200 specie arboree) e due laghetti, oltre alle strutture sportive e museali.
Se si aggiungono a tutto questo le ville comunali, i monumenti (come non citare il famoso “Cavatore”, simbolo della città?) e le particolarità, tra cui i “coculi” (vicoletti che richiamo gli antichi Borghi medioevali), il “libro rosso” custodito nella Biblioteca De Nobili e le prigioni del San Giovanni (ex struttura carceraria oggi diventata un meraviglioso complesso monumentale), come non farsi venir la voglia di fare una capatina da queste parti?
Tuttavia, le attrattive di Catanzaro non si esauriscono con le bellezze storico, artistiche e naturali. La tradizione culinaria e l’artigianato completano il quadro sommariamente abbozzato. In città, sono numerose le trattorie dove si possono gustare i piatti tipici come “u morzeddu”, o i primi a base di sughi alle melanzane e peperoncino. Nella zona marina, invece, è possibile mangiare dell’ottimo pesce cucinato ad arte, oltre che assaporare i deliziosi gelati artigianali sul famoso lungomare di Lido, quartiere che vanta una leggendaria storia di pescatori e sirene!