Con un incontro conclusivo, lunedì 30 giugno alle ore 18, presso l’VIII circolo didattico di Catanzaro (plesso Corvo) si chiude il progetto di sostegno alle famiglie, promosso in Italia dal Centro Sportivo Nazionale, dal Forum degli Oratori e dalla Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche, in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione. Dai più immediati riscontri gli effetti di questo metodo educativo orientato a migliorare le capacità comunicative e di relazione tra genitori e figli ha dato risultati assolutamente positivi. Alcuni dei genitori che hanno aderito al progetto portato a termine a Catanzaro dal Centro Calabrese di Solidarietà insieme all’VIII circolo didattico, parleranno della propria esperienza e di come sia stato possibile ottenere dei cambiamenti positivi sulle proprie capacità educative e di ricezione da parte dei propri figli. E lo faranno in occasione dell’incontro di lunedì al quale parteciperanno le autorità, il presidente del Centro Calabrese di Solidarietà, don Mimmo Battaglia e la dirigente scolastica dell’VIII circolo, Anna Carrozza. L’applicazione di questo metodo ideato dalla professoressa Kumpfer (Utah University) è stato uso in 47 centri fra oratori, scuole, comunità e centro sportivi i tutta iatalia rotnarsi degli el disagio relazionale.ortsperimentato per la prima volta in Italia in 47 centri fra oratori, scuole, comunità e centri sportivi. Presso la scuola elementare di Corvo, in due distinti cicli formativi, hanno aderito quaranta famiglie con figli di età compresa fra sei e undici anni. Il percorso formativo, dal mese di novembre, si è concentrato in quattordici incontri per ogni ciclo formativo, di circa tre ore ciascuno, una volta a settimana, a titolo gratuito. Ogni incontro suddiviso in diversi momenti ha previsto dei lavori di gruppo guidati da un’equipe di educatori e formatori esperti in cui i genitori sono stati formati, attraverso dinamiche di confronto e simulazione, ad una comunicazione chiara e diretta; a rafforzare le qualità dei bambini e a depotenziare i comportamenti indesiderati in uno slogan quanto mai efficace: “beccali quando sono bravi”; mentre i bambini, attraverso i giochi inerenti gli argomenti della sessione formativa, sono stati sollecitati al rinforzo delle abilità sociali e personali . Lo scopo di questo metodo, è perseguire la prevenzione di tutti quei fattori che possano condurre alla dipendenza e al disagio in genere; rafforza il concetto di “scuola aperta” e favorisce l’interazione tra scuola – famiglia – territorio. In un periodo in cui a causa delle distrazioni professionali o perché troppo assorbiti dal tran tran quotidiano si rischia di perdere l’identità dei propri ruoli è importante fermarsi e riprendere in mano le redini, perché, secondo il programma di sostegno alle famiglie, “se i genitori sono più preparati, i bambini saranno più forti e il concetto di famiglia più solido”.
Centro Calabrese di Solidarietà – Programma sostegno famiglie
riceviamo e pubblichiamo cnn@uscatanzaro.net