L’abbattimento del muro di Giovino, che segue di pochi giorni quello della gabbia di villa Margherita e di qualche mese quello del manufatto di fronte il teatro Politeama, rappresentano segnali forti che l’amministrazione guidata dal sindaco Olivo sta lanciando in direzione di un ritorno al “bello” da sempre auspicato non solo dalla nostra associazione, ma da tutti i cittadini. Certo, rimane ancora tanto da fare, perché tante sono ancora le brutture di cui la nostra città è stata purtroppo “dotata” da amministratori poco attenti. Pensiamo alla fontana del Pianicello, a quella di piazza Duomo, pensiamo all’ascensore di Bellavista, alla inutile e pericolosa pista ciclabile di viale Isonzo e pensiamo anche alla “scala” di piazza Matteotti, che, e qui vogliamo tirare le orecchie anche a questa amministrazione, si vuole perseverare a lasciare al suo posto. Si tratta di un simbolo che la città non ha mai apprezzato, che ha fatto parlare di se solo ed esclusivamente in termini negativi (vedi Vittorio Sgarbi che la definì la piazza più brutta d’Italia). Si tratta insomma di un simbolo che sarebbe opportuno rimuovere, ed al più presto. Ci sarebbero poi da demolire i ruderi di piazza Osservanza, pessimo biglietto da visita per chi entra in città, ed altri sparsi qua e là per il territorio comunale. Tornando ai segnali positivi, va riconosciuto il grande merito di Catanzaro nel Cuore che ha sin dall’inizio di questa legislatura operato in direzione del rispetto del decoro, effettuando un asfissiante pressing sugli uffici comunali e di cui si stanno finalmente raccogliendo i risultati auspicati. E proprio dell’Assessore di Catanzaro nel Cuore, Roberto Talarico, è arrivato un altro forte segnale in questa direzione, con l’annuncio che da settembre, e per sempre, tutti gli immobili di competenza comunale (e quindi scuole elementari, tribunale ecc.) saranno ripuliti anche all’esterno, tramite la rimozione ordinaria di scritte e manifesti abusivi. Tutto ciò grazie alla modifica dell’appalto di pulizia. E sperando che ciò sia di esempio agli altri enti pubblici (ad esempio la provincia, sulla quale ricade la competenza per le scuole secondarie, la prefettura, il Galluppi ecc.) invitiamo tutti i cittadini ad avere rispetto per la città, modificando i propri comportamenti, troppo spesso irriguardosi e menefreghisti. Concludiamo auspicando altresì il rispetto del regolamento comunale sul decoro (già, esiste un regolamento comunale sul decoro!), evitando l’installazione sulle facciate, specie del centro storico, di antenne paraboliche e degli orribili climatizzatori che tanto deturpano le linee architettoniche anche di prestigiosi palazzi, invitando i nostri vigili urbani ad attivarsi a questo proposito, perché, lo ricordiamo, anche questi aspetti rientrano nei loro compiti.