Un morto, tre feriti e tanta, tanta paura. Giornata tragica, ieri, sul fronte degli incidenti stradali. Il più grave è avvenuto intorno alle 15 alle porte della Sila, in località Cuti-Difisula, tra i comuni di Taverna e Sorbo San Basile. La vittima è Daniele Sergi, 23enne di Santa Maria, morto sul colpo. Il giovane si trovava in sella alla propria moto Yamaha e stava andando in Sila in compagnia di una decina di amici, al termine di una mattinata di lavoro; Daniele, infatti, svolgeva le mansioni di elettricista opresso la ditta “Kalme” .
Improvvisamente, all’altezza di un tornante sulla strada provinciale 16 la motocicletta del giovane ha perso aderenza con l’asfalto ed ha cominciato a sbandare, finendo la corsa contro sotto un pullman che sopraggiungeva in direzione di marcia opposta. Per il povero Daniele, che pure indossava il casco, non c’è stato niente da fare: è morto sul colpo, mentre la Yamaha ha preso fuoco. Nessuna conseguenza, fortunatamente, per gli occupanti del pullman di un’agenzia di viaggi di San Vito sullo Jonio.
Sul posto sono immediatamente giunti i soccorsi, ma i tentativi di salvare la vita a Daniele Sergi si sono rilevati del tutto vani. Pure l’elicottero del “118” decollato da Catanzaro per portare d’urgenza il giovane all’ospedale Pugliese ha dovuto fare rientro vuoto.
Sul posto sono giunti anche i Vigili del fuoco, mentre i rilievi sono stati coordinati dagli agenti della Polizia stradale di Catanzaro. Non è ancora chiara la dinamica del terribile incidente: bisogna capire se si è trattato di una tragica caduta o se sono state commesse manovre pericolose. Certamente un importante contributo alla ricostruzione dell’accaduto potrà essere fornito dagli amici di Daniele, che in sella alle loro moto viaggiavano in carovana nelle vicinanze. Fra l’altro, pare che all’altezza del tornante dove ha perso la vita Daniele sia caduto anche un suo amico, in sella ad un’altra moto. Il corpo di Daniele è stato trasportato al centro di medicina legale di Germaneto, in attesa che venga eseguita l’autopsia già disposta ieri dal pm di turno, Salvatore Curcio.
La giornata nera è proseguita con altri due incidenti verificatisi sempre nel pomeriggio di ieri. Teatro degli scontri, in entrambi i casi, è stata la strada provinciale 280 che collega Catanzaro a Lamezia Terme. L’incidente più spettacolare, con due feriti, si è registrato all’interno della galleria del Sansinato, proprio alle porte della città. L’impatto ha coinvolto un autocarro del soccorso stradale e una Mercedes, che ha tamponato il veicolo che la precedeva, rimasto in panne all’interno del tunnel in direzione Catanzaro. La violenza dello scontro ha creato gravi danni ai due mezzi, che sono andati in testacoda, mentre dal carrello dell’autocarro si è staccata una Volkswagen incidentata, andata a sua volta a finire al centro della carreggiata. Il caso ha voluto che in quel momento non sopraggiungessero altre macchine. Alla fine il bilancio parla di due feriti, entrambi trasportati all’ospedale Pugliese. I soccorsi sono stati effettuati da ambulanze del 118; sul posto, anche in questo caso, i Vigili del fuoco e la Polizia stradale.
Il terzo incidente di ieri è avvenuto sempre sulla “280”, nel tardo pomeriggio. In questo caso un giovane ha riportato ferite lievi dopo aver perso il controllo della propria auto, andata a finire fuori strada.
Improvvisamente, all’altezza di un tornante sulla strada provinciale 16 la motocicletta del giovane ha perso aderenza con l’asfalto ed ha cominciato a sbandare, finendo la corsa contro sotto un pullman che sopraggiungeva in direzione di marcia opposta. Per il povero Daniele, che pure indossava il casco, non c’è stato niente da fare: è morto sul colpo, mentre la Yamaha ha preso fuoco. Nessuna conseguenza, fortunatamente, per gli occupanti del pullman di un’agenzia di viaggi di San Vito sullo Jonio.
Sul posto sono immediatamente giunti i soccorsi, ma i tentativi di salvare la vita a Daniele Sergi si sono rilevati del tutto vani. Pure l’elicottero del “118” decollato da Catanzaro per portare d’urgenza il giovane all’ospedale Pugliese ha dovuto fare rientro vuoto.
Sul posto sono giunti anche i Vigili del fuoco, mentre i rilievi sono stati coordinati dagli agenti della Polizia stradale di Catanzaro. Non è ancora chiara la dinamica del terribile incidente: bisogna capire se si è trattato di una tragica caduta o se sono state commesse manovre pericolose. Certamente un importante contributo alla ricostruzione dell’accaduto potrà essere fornito dagli amici di Daniele, che in sella alle loro moto viaggiavano in carovana nelle vicinanze. Fra l’altro, pare che all’altezza del tornante dove ha perso la vita Daniele sia caduto anche un suo amico, in sella ad un’altra moto. Il corpo di Daniele è stato trasportato al centro di medicina legale di Germaneto, in attesa che venga eseguita l’autopsia già disposta ieri dal pm di turno, Salvatore Curcio.
La giornata nera è proseguita con altri due incidenti verificatisi sempre nel pomeriggio di ieri. Teatro degli scontri, in entrambi i casi, è stata la strada provinciale 280 che collega Catanzaro a Lamezia Terme. L’incidente più spettacolare, con due feriti, si è registrato all’interno della galleria del Sansinato, proprio alle porte della città. L’impatto ha coinvolto un autocarro del soccorso stradale e una Mercedes, che ha tamponato il veicolo che la precedeva, rimasto in panne all’interno del tunnel in direzione Catanzaro. La violenza dello scontro ha creato gravi danni ai due mezzi, che sono andati in testacoda, mentre dal carrello dell’autocarro si è staccata una Volkswagen incidentata, andata a sua volta a finire al centro della carreggiata. Il caso ha voluto che in quel momento non sopraggiungessero altre macchine. Alla fine il bilancio parla di due feriti, entrambi trasportati all’ospedale Pugliese. I soccorsi sono stati effettuati da ambulanze del 118; sul posto, anche in questo caso, i Vigili del fuoco e la Polizia stradale.
Il terzo incidente di ieri è avvenuto sempre sulla “280”, nel tardo pomeriggio. In questo caso un giovane ha riportato ferite lievi dopo aver perso il controllo della propria auto, andata a finire fuori strada.
Giuseppe Lo Re
fonte gazzettadelsud