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Speciale Braglia-day

Le dichiarazioni del tecnico giallorosso, di Claudio Parente e Massimo Poggi durante la conferenza stampa di questa mattina

CATANZARO
– Tanta voglia di far bene e grinta da vendere. Così si presenta
ufficialmente alla stampa Piero Braglia, nuovo tecnico giallorosso. In via Lombardi
non era presente Corona, che arriverà in città nel pomeriggio;
non sono mancati invece i vertici della dirigenza: Claudio Parente, Gianni Improta
e Massimo Poggi (giunto con qualche minuto di ritardo).
I primi a parlare, prima della presentazione di Braglia, sono stati Parente
ed Improta, che hanno subito commentato la scelta dell’allenatore di Grosseto:«La
scelta è ricaduta su Braglia al di là delle capacità tecniche
che ha dimostrato come allenatore
– ha detto Parente – si è
dimostrata la persona più motivata nel venire a Catanzaro, conosce già
l’ambiente e non rischia di vivere situazioni che ad altri potrebbero
sembrare diverse»
.
Sulla falsa riga del presidente giallorosso ha continuato il commento Gianni
Improta: «In primis era stato contattato Gianni Simonelli, ciò
non vuole sminuire Braglia. I due erano ritenuti idonei per la nostra causa.
Dopo il “no” di Simonelli che è rimasto a Pisa abbiamo scelto
Braglia. Un arrivo gradevolissimo che Catanzaro già conosce caratterialmente.
Forse potrò dargli anch’io una mano; quando giocavamo insieme riuscivo
a tenerlo calmo, con me in campo non è mai stato squalificato. Al di
là di questo, credo che la scelta sia stata quella giusta, senza nulla
togliere a chi lo ha preceduto: Franco Dellisanti. Il calcio però è
così, quando c’è da cambiare bisogna farlo. La società
ha comunque dimostrato di essere “umana”; basti da esempio il rinnovo
di contratto a Corazzini. Tutto si sta evolvendo nella maniera più logica.
Stiamo facendo i passi un po’ alla volta. L’acquisto di Corona,
poi, dimostra quanto la società voglia fare le cose bene e in modo serio.
Siamo stati costretti a fare il blitz a Messina domenica pomeriggio perché
l’indomani sarebbe stato troppo tardi. Non potevamo rischiare di perderlo»
.
Improta ha rivolto poi il suo pensiero al ripescaggio: «Il ripescaggio
non deve essere un argomento che ci possa in qualche modo “consumare”.
Noi siamo pronti a tutto, se non saremo ripescati ripartiremo di nuovo dalla
C2 consapevoli di voler far bene. Nel calcio è difficile vincere, se
non si hanno le capacità per fare bene tutto si complica»
.
Parente e Improta hanno poi parlato dell’organigramma della prossima stagione:
«Lo sponsor ufficiale, salvo imprevisti, dovrebbe essere ancora Guglielmo;
stesso discorso per quello tecnico: la Devis. L’organigramma si sta ancora
definendo. Per quanto riguarda i servizi allo stadio, questi saranno affidati
a Pino Mirante, il nuovo imprenditore che affianca l’Uesse. A livello
tecnico è stato confermato il preparatore tecnico Musa e quello dei portieri
Della Porta. Subito dopo il mercato, nella prossima settimana, si agirà
in modo decisivo sul settore giovanile. È stata acquisita una foresteria
per 30-35 atleti e si sta lavorando per un campo da destinare completamente
a loro. Una figura importante resta quella di Lo Giudice che visto il gran lavoro
svolto nella scorsa stagione, resterà uno dei consulenti tecnici del
Catanzaro»
.
Una spina nel fianco, invece, è la vicenda Aiello che continua a far
male all’Uesse. Sulla questione con il professionista catanzarese, ha
speso due parole l’avvocato giallorosso Carvelli: «È
una vicenda abbastanza delicata. L’avvocato Aiello pretende delle somme
per il lavoro svolto in passato. Il presidente Parente riceve settimanalmente
delle lettere dall’avv. Aiello; però non si è ancora andati
oltre. Ovviamente non possono essere rese note le cifre, ma la somma richiesta
da Aiello sarebbe una spina nel fianco abbastanza pesante per l’economia
della società»
.
Non poteva mancare un discorso per il gioiello di colore Robson Toledo. «Toledo
è un giocatore importantissimo
– ha dichiarato Improta –
e per questo non lo abbiamo messo sul piatto della bilancia nella trattativa
Corona. Il Chievo lo ha richiesto ufficialmente, ma la trattativa è ancora
agli inizi. Il Catanzaro se ne priverà solo se l’offerta fatta
soddisferà le nostre richieste. Dovremo incassare poi la seconda parte
della cifra relativa alla cessione di Kamarà»
.
La campagna abbonamenti intanto continua a gonfie vele, è stata raggiunta
la quota di 1200 e si prevede che, dopo l’arrivo di Corona, questa cifra
sia destinata ad aumentare.
Sul mercato, chiaro il pensiero della società espresso da Poggi: «Se
la piazza non vuole Moscelli, o non vuole Giglio, questo non deve assolutamente
influire sul nostro modo di lavorare. Il pubblico dovrà venire allo stadio
per vedere il Catanzaro; chi scenderà in campo, o chi vestirà
comunque la casacca giallorossa, lo deciderà prima di tutto Braglia e
quindi la società. Non ci faremo influenzare»
.
Per dare una mano alle casse societarie servirebbe intanto qualche buon imprenditore
innamorato del Catanzaro, che, però, come dichiarato espressamente da
Poggi: «Al momento non c’è! Nessuno si è fatto
avanti per contribuire in modo importante con l’Uesse. L’unica persone
che ha fatto davvero qualcosa di bello e di importante è stato Mirante.
Offrire una collaborazione economica il giorno dopo la sconfitta con l’Acireale
non era facile. Lui lo ha fatto! Spero ci siano altre persone come il caro Pino»
.
Il momento di Piero Braglia si è fatto un po’ attendere, quando
è stato chiamato in causa, il tecnico grossetano ha però subito
parlato della squadra, del mercato e del ritiro pre-campionato: «La
mia idea è quella di giocare con il 3-4-3. Se ci saranno le basi per
farlo ok, se però non riusciremo a trovare i giusti uomini cambieremo
modulo. Il calcio non è fatto di numeri. Dei calciatori giallorossi conosco
Ferrigno, Ambrosino, Ascoli, Folino, Ciardiello, Pastore, Moscelli…ne
conosco diversi, ma ogni giocatore ha le sue idee. La società sono sicuro
che però mi accontenterà. Ritornando al malcontento della piazza
o dei calciatori vorrei poi chiarire una cosa: se una persona esprime il desiderio
di voler cambiare squadra e quindi malumore, nessuno lo può trattenere
contro la sua volontà. Cosa mi ha convinto a venire a Catanzaro? Improta!
Io non avevo motivo per muovermi da Chieti, Catanzaro però mi ha stuzzicato,
lo sentivo dentro, le idee, le società. Sempre in chiave mercato ribadisco
che non posso fare nomi e numeri perché se rendessimo pubblico dove si
interverrà creeremmo soltanto danni. Di sicuro il Catanzaro di ora non mi basta! Il 19 ci sarà il raduno a
Chiaravalle e il 20 inizieremo la preparazione. Posso già dirvi che il
23 luglio disputeremo una partitella in famiglia, mentre il 27 e il 31 dovremmo
sostenere due amichevoli contro avversari ancora da definire. Dal 16 al 31 agosto
saremo poi ospiti dell’Hotel Guglielmo dove sosterremo la preparazione
in vista di Coppa Italia e campionato»
.
Al termine della conferenza stampa, Piero Braglia ha poi incontrato per qualche
minuto i tifosi giallorossi.

M.R.

Autore

Massimiliano Raffaele

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