Tutto fermo in seno all’Fc Catanzaro per quanto attiene alla programmazione della prossima stagione.
Allenatore, Dg, Ds e calciatori sono tutti in attesa di sapere quali decisioni saranno prese dalla società in virtù del prossimo campionato.
E’ veramente difficile parlare in questo momento di conferme, cessioni, trattative o calciomercato.
L’allenatore Agatino Cuttone che si è reso disponibile per un’eventuale conferma attende una risposta che non potrà essere protatta nel tempo, la stessa risposta l’attendono quei calciatori che pur affermando che vorrebbero rimanere a Catanzaro, sanno benissimo che molto dipende dalla loro società o scuderia di appartenenza; ad esempio, se il Ds Logiudice andrà via,gli atleti venuti a Catanzaro sotto forma di prestito o perchè garantiti da Logiudice, potrebbero cambiare casacca.
Il Dg Gianni Improta è sicuramente l’unico a non avere problemi a rimanere e può attendere con calma qualsiasi risposta, ci si augura almeno che nelle vesti di Dg si stia adoperando per la risoluzione dei contratti onerosi (biennali e triennali) in essere.
A fine mese sono previsti gli incontri con i calciatori per la liquidazione delle spettanze, gli stranieri del Catanzaro attenderanno le notizie ed i relativi pagamenti nei loro paesi d’origine.
Il maggiore azionista Pasquale Bove da quando è iniziata la sua avventura ha di setttimana in settimana preso tempo.
Il giorno del suo ingresso alla guida del Catanzaro dichiarò di essere un traghettatore e che sia lui che detiene il 90% delle azioni e sia Soluri che ha il 10% sarebbero stati disponibile a cedere le azioni senza pretendere nulla.
Ci si augura che in quel nulla non ci sia il fardello dei due anni di gestione disastrosa.
La nuova telenovela giallorossa, targata Bove-Soluri (con il fantasma Pittelli) ha avuto inizio prima delle ultime elezioni.
Nella settimana che precedevano il suddetto evento si aspettava qualche risposta, poi si è rinviato a dopo le elezioni ed ancora oggi nulla di concreto è avvenuto.
Si era anche detto che nel caso in cui nessuno dei “locali imprenditori” avesse manifestato un serio interesse si sarebbe guardato anche fuori regione, si era anche detto che c’era la possibilità che il Catanzaro si legasse a qualche squadra della massima serie, ma anche queste due ipotesi ad oggi non trovano nessuna conferma.
Una cosa è certa: se il Catanzaro dovesse rimanere in questa situazione, i programmi verrebbero ridimensionati (ma quando mai abbiamo avuto programmi in questi due anni?), si dice di puntare sui giovani quasi come uno spot promozionale però senza nulla dietro.
Non si riesce a comprendere, allo stato attuale, come si possa pretendere che una tifoseria con tutti i suoi difetti, avvilita, mortificata e umiliata anche dai risultati delle altre corregionali, possa ritornare a seguire con l’affetto e la passione la squadra del cuore.
SF
