E’ morto Antonino Princi, l’imprenditore di 45 anni rimasto orrendamente mutilato per lo scoppio di una bomba piazzata sotto la sua automobile lo scorso 26 aprile a Gioia Tauro. Le sue condizioni si erano aggravate questa mattina e nel pomeriggio, agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, erano state avviate le procedure per la dichiarazione di morte cerebrale dell’operatore economico, già azionista del Catanzaro calcio, il cui nome figura nel fascicolo dell’indagine che questa mattina ha portato all’arresto di alcune persone nella Piana di Gioia Tauro.
In carcere, tra gli altri, sono finiti il presunto boss di Castellace di Oppido Mamertina, Domenico Rugolo, e l’esponente dell’Udc Pasquale Inzitari, rispettivamente suocero e cognato di Princi. Per quest’ultimo il pubblico ministero aveva chiesto una misura cautelare che tuttavia non è stata concessa dal gip in ragione delle gravissime condizioni dell’uomo.
In serata nell’ospedale reggino, per volere dei familiari e dopo il via libera del magistrato Roberto Di Palma, sono state avviate le procedure per l’espianto degli organi e per una eventuale successiva donazione.
Fonte RaiNews24
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