Enza Foceri
“Con l’Europa investiamo nel vostro futuro” è il titolo del progetto partito negli scorsi giorni all’Istituto comprensivo di Serrastretta, che coinvolge 61 allievi e 24 genitori. L’ importante intervento- finanziato dall’Unione Europea, il Ministero della Pubblica Istruzione ed il Fondo sociale Europeo con il Pon scuola – prevede un’azione mirata a rivalutare le bellezze ambientali, la storia e la tradizione del paese montano della provincia catanzarese. “Un mondo visibile- tradizione, ambiente, natura, cultura” sarà l’input che una folta equipe di esperti e docenti darà ai partecipanti al percorso che, fino alla fine dell’anno scolastico, terrà impegnate le classi del primo ciclo d’istruzione dei plessi di Migliuso e Serrastretta. Saranno 180 ore divise in tre moduli, più 60 ore di formazione genitori, con l’obiettivo primario di promuovere il successo scolastico, favorire la sensibilizzazione di alunni, genitori e giovani del territorio verso una formazione di qualità e lo sviluppo economico locale. Soddisfatta della corposità del progetto, il dirigente scolastico Rossana Costantino ha spiegato in una riunione introduttiva quali sono i problemi del territorio che l’iniziativa, lungi dall’essere solo d’interesse scolastico, tenterà di risolvere. L’istituto comprensivo di Serrastretta si propone, infatti, di: colmare il gap informativo dei giovani sulla conoscenza ambientale; combattere l’atteggiamento negativo dei ragazzi nei confronti di se stessi e del proprio paese; risolvere in parte la mancanza di alfabetizzazione sullo sviluppo economico locale; informare sul territorio e le sue peculiarità; sensibilizzare anche i genitori rispetto alle tematiche del mondo della Scuola, della formazione e dell’orientamento. Le analisi condotte dal Formez e dall’ultimo rapporto Swimez hanno dimostrato che il comune di Serrastretta e la maggior parte dei comuni dell’area del PIT di Lamezia Terme siano caratterizzati da una “marcata marginalità socioeconomica”. Ci sono, dunque, tendenze mirate al ridimensionamento della struttura produttiva e all’isolamento spazio temporale rispetto ad altre realtà nazionali ed europee. Ecco perché l’iniziativa “Un mondo visibile” si cuce bene sulle esigenze e sui bisogni che riguardano il paese montano ricco di storia e tradizione artigiana ma spesso soggetto a spopolamento ed emigrazione giovanile per gli scarsi investimenti sulle ricchezze possedute, spesso consequenziali ad una inadeguata coscienza del territorio. La prima risposta fattiva a questo, dunque, è arrivata dal mondo della scuola, divenuto negli ultimi anni canale preferenziale della raccolta di disagi e problematiche varie. Dopo la fase di formazione attualmente in corso, si darà avvio alle attività in aula e fuori, attraverso l’applicazione di una metodologia attiva e l’investimento sul motto “imparare facendo”. Sono previste, infine, visite guidate dei soggetti coinvolti sul territorio, nei contesti più interessanti da un punto di vista ambientale, culturale e produttivo, con l’obiettivo di incidere sui giovani nella scelta di un futuro migliore.