CATANZARO  La società giallorossa sta per acquistare Giovanni Caterino, in forza al Crotone nell’ultima stagione. Con l’arrivo del laterale sinistro, il Catanzaro tapperebbe la falla venutasi a creare in seguito all’infortunio di Marcello Corazzini, che non potrà scendere in campo prima di ottobre. Caterino, nato a Milano 31 anni fa, può giocare (sulla fascia sinistra) sia come terzino, sia come centrocampista. Anzi, proprio quest’ultima posizione è quella più adatta al fluidificante pitagorico. Tra le ex squadre di Caterino ci sono Palermo e Benevento. A Crotone, quest’anno, ha disputato una stagione su livelli soddisfacenti, nonostante l’infortunio al ginocchio sinistro.
Per quanto riguarda il capitolo Corona, invece, i tifosi giallorossi sono già in visibilio per la punta ex Brindisi. Come già scritto ieri, l’attaccante di proprietà del Messina dovrebbe aver concluso l’accordo con la società calabrese. Nell’affare potrebbe rientrare la comproprietà di Toledo. Ma per ottenere solamente il 50% del giocatore brasiliano, chiunque lo voglia sarà costretto a spendere un miliardo di vecchie lire. Il prezzo del cartellino di Corona, ammonterebbe a 200.000 euro circa, mentre il giocatore dovrebbe percepirne 280.000 nell’arco di due stagioni.
Confermata, intanto, la notizia apparsa nei giorni scorsi sul Quotidiano, dell’ingresso in società di Giuseppe Merante, un imprenditore edile locale. Merante parteciperà agli oneri finanziari dell’Us, con piccoli interventi in denaro distribuiti in un lustro. Proprio l’imprenditore si è presentato il giorno dopo la finale persa con l’Acireale per offrire il suo sostegno al sodalizio giallorosso.
Un centinaio di persone hanno, invece, partecipato ieri sera nell’anfiteatro di Villa Margherita, al dibattito (incentrato sull’Us Catanzaro) organizzato dai democratici di sinistra. Si è parlato del progetto gestionale 2003/2009, che dovrebbe risanare la società dai debiti accumulati nel corso delle precedenti gestioni. Gianni Improta ha detto di Dellisanti: «Devo fare al mister un ringraziamento per aver gestito bene una situazione difficile, ma anche una tirata d’orecchi per essersi perso alla fine in un bicchiere d’acqua». Con queste parole Improta conferma implicitamente i dissidi avuti col tecnico pugliese, e continua: «Non faccio proclami, ma fatti». Poi, riguardo al nuovo tecnico, afferma: «Io ho scelto Braglia, e ho fiducia in lui. Braglia è stato scelto, dopo che non siamo riusciti a prendere Simonelli».
Enrico Foresta – Il Quotidiano