CARACATANZARO – Chiede la deaffissione di tutti i manifesti abusivi e…

Sembra una campagna elettorale in tono minore quella cui stiamo assistendo in queste ultime settimane. Certo, le provinciali e le politiche non muovono, in città, le centinaia di candidati delle comunali, ma questo non ha impedito che le nostre strade fossero puntualmente deturpate da manifesti elettorali affissi nei punti più impensabili e disparati. Addirittura, cosa che non si era mai verificata prima, un noto candidato cittadino alle politiche, li aveva fatti affiggere sulla facciata del Galluppi, già violentato dai graffiti che nessuno pensa a ripulire da anni, e dove nessuno aveva mai “osato”. Ma la stessa faccia la troviamo sulla scalinata della Chiesa di Sant’Omobono, sul San Giovanni ed in quasi tutto il centro storico, per non parlare delle periferie. E dire che come Osservatorio del Decoro Urbano, del quale la nostra associazione è componente, si era più volte contatta la segreteria politica dello stesso, la quale ha soltanto fatto false promesse di pronta deaffissione, salvo poi continuare ad imbrattare con incredibile faccia tosta. Ma anche altri candidati fanno bella mostra deturpando muri, cassonetti, vetrine e quant’altro: la solita storia, insomma.

Ma ora c’è una grossa novità, già in fase di attuazione nella vicina Lamezia: la Finanziaria 2007, che prevede sanzioni anche di decine di migliaia di euro per i committenti. Precisamente, come rileviamo da un articolo di stampa, “per legge tutti questi manifesti abusivi vanno multati: da un minimo di 36 euro a un massimo di 25 mila e 822 euro. Quando il politico affigge abusivamente, il vigile urbano accerta l’abuso, lo fotografa e scrive il verbale. Ci saranno novanta giorni di tempo per notificarlo al committente responsabile, il quale, ricevuta la multa, ha 60 giorni a disposizione per fare ricorso. Fino a qualche tempo fa il politico aveva addirittura un’arma in più: la sanatoria, per non pagare per nulla. Un emendamento della finanziaria del ’96, infatti, ha permesso a tutti i politici di “sanare” i loro miliardi di multe con un milione a persona o a partito. La Finanziaria 2007 ha invece inasprito le sanzioni, reintroducendo la responsabilità dei committenti delle affissioni e aggiungendo l’obbligo di pagare le spese di disaffissione a carico degli autori delle violazioni”.
E così nella vicina Lamezia sono tanti i vigili che quotidianamente fotografano e annotano le tantissime infrazioni al riguardo. Un plauso, quindi, dalla nostra associazione al Corpo della Polizia Municipale lametino, ed un invito al Comandante della nostra Polizia Municipale, tanto bistrattata, di fare tesoro di questi esempi positivi, ora che si ha la possibilità di raccogliere fondi per il comune da destinare proprio al decoro urbano, iniziando dalla deaffissione di tutti i manifesti abusivi, politici e non, ed alla cancellazione dei graffiti. Finalmente a spese dei responsabili e non della collettività. Chiediamo forse troppo?

CARA CATANZARO

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Redazione

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