Ma ora c’è una grossa novità, già in fase di attuazione nella vicina Lamezia: la Finanziaria 2007, che prevede sanzioni anche di decine di migliaia di euro per i committenti. Precisamente, come rileviamo da un articolo di stampa, “per legge tutti questi manifesti abusivi vanno multati: da un minimo di 36 euro a un massimo di 25 mila e 822 euro. Quando il politico affigge abusivamente, il vigile urbano accerta l’abuso, lo fotografa e scrive il verbale. Ci saranno novanta giorni di tempo per notificarlo al committente responsabile, il quale, ricevuta la multa, ha 60 giorni a disposizione per fare ricorso. Fino a qualche tempo fa il politico aveva addirittura un’arma in più: la sanatoria, per non pagare per nulla. Un emendamento della finanziaria del ’96, infatti, ha permesso a tutti i politici di “sanare” i loro miliardi di multe con un milione a persona o a partito. La Finanziaria 2007 ha invece inasprito le sanzioni, reintroducendo la responsabilità dei committenti delle affissioni e aggiungendo l’obbligo di pagare le spese di disaffissione a carico degli autori delle violazioni”.
E così nella vicina Lamezia sono tanti i vigili che quotidianamente fotografano e annotano le tantissime infrazioni al riguardo. Un plauso, quindi, dalla nostra associazione al Corpo della Polizia Municipale lametino, ed un invito al Comandante della nostra Polizia Municipale, tanto bistrattata, di fare tesoro di questi esempi positivi, ora che si ha la possibilità di raccogliere fondi per il comune da destinare proprio al decoro urbano, iniziando dalla deaffissione di tutti i manifesti abusivi, politici e non, ed alla cancellazione dei graffiti. Finalmente a spese dei responsabili e non della collettività. Chiediamo forse troppo?
CARA CATANZARO