All’attenzione CORECOM Calabria
Sento il dovere di intervenire nuovamente sulla questione RAI Calabria per alcune questioni che mi lasciano fortemente perplesso. Prosegue, in modo evidente, infatti, ad essere mantenuto un forte comportamento discriminatorio in quella che dovrebbe essere la corretta e plurale informazione fornita da una televisione pubblica. Un esempio viene dal settimanale Rai Calabria, al quale, a mio parere, si aggiunge un problema di par condicio politica dopo alcuni servizi mandati in onda domenica che evidenziavano la parzialità ( stile TG4 di Emilio Fede) dell’informazione politica Rai (sorda ai richiami dell’autorità di controllo). Servizi riferiti alla visita in Calabria di Veltroni e Berlusconi.
Non mi piace la disputa campanilistica, ma tali comportamenti non aiutano a smorzare le contrapposizioni territoriali anzi le alimentano, e di queste la Calabria non ne ha proprio bisogno.
Il problema a mio parere non sta nella presenza o meno di una sede Rai nel Capoluogo di regione, ma nella volontà di voler fare giornalismo obiettivo di fare, cioè, informazione libera, indipendente ed equamente distribuita che tratta la realtà locale con la garanzia dell’obiettività. Informazione che evidenzia i fatti positivi prodotti dell’ente locale a prescindere la sua guida politica, riuscendo ma anche a raccontare i fatti da ogni angolo della nostra terra, senza discriminazione o privilegio. I calabresi hanno il diritto di avere un servizio pubblico corretto ed attento alle mille sfaccettature della società calabrese, che non sia condizionato da interessi estranei alla gestione aziendale, una sede Rai regionale in grado di dare risposte alle aspettative di tutta la comunità calabrese senza alcuna prevaricazione professionale o territoriale. E’ certo che una informazione così come quella fornita dalla sede di Cosenza non aiuta la crescita e lo sviluppo della nostra Regione.
Andrea Ranieri Consigliere Comunale Catanzaro PD