“Meditando la passione” interpretato al Politeama
con due spettacoli dai giovani del Movimento Apostolico
Tutto esaurito ieri sera al teatro Politeama per i due spettacoli della sacra rappresentazione “Meditando la passione” scritta e musicata da Cettina Marraffa, presidente del Movimento Apostolico, già autrice di numerose opere sacre.
Assieme all’Arcivescovo Antonio Ciliberti tante sono state le autorità civili e militari presenti in seconda serata che non hanno voluto mancare all’appuntamento tanto atteso, realizzato con la partecipazione di oltre cento giovani interpreti che vivono la spiritualità del Movimento Apostolico, nato nel 1979 a Catanzaro tramite l’ispiratrice e fondatrice Maria Marino, con il carisma di “ricordare la Parola del Signore al mondo che l’ha dimenticata”
Otto le scene: la croce, Gerusalemme in festa, l’ultima cena, Getsemani, la flagellazione, la Via crucis e, infine, la Risurrezione, accompagnate da meditazioni tratte dalla sacra scrittura e dagli scritti poetico-sapienziali della fondatrice Maria Marino, con melodie musicali articolate tra loro, con un linguaggio capace di comunicare e far comunicare con timbri, sonorità e ritmi l’evento narrato.
«La finalità di “meditando la passione”, ha dichiarato Cettina Marraffa, è il desiderio di suscitare quella fede nel mistero di Cristo morto e risorto. L’impegno dei giovani, nel realizzare attraverso l’arte scenica questo mistero d’amore, è una forma di testimonianza e di coraggio, una proclamazione di fede di chi desidera servire ed amare senza chiedere nulla in cambio, di chi non ha vergogna e paura ad aprire le porte a Cristo. Ritengo che -aggiunge Cettina Marraffa- le cosiddette “prove di preparazione” e il “dietro le quinte” siano davvero momenti straordinari. Vedere il modo in cui i giovani pregano prima di cimentarsi in un passo di danza, la collaborazione e la comunione tra loro, con le quali vengono organizzate anche le cose più semplici, mi arricchisce. I giovani sono il futuro della Chiesa di domani e gioisco nel vedere che “oggi” non hanno perso la speranza e il desiderio di costruire un mondo migliore».
Assieme all’Arcivescovo Antonio Ciliberti tante sono state le autorità civili e militari presenti in seconda serata che non hanno voluto mancare all’appuntamento tanto atteso, realizzato con la partecipazione di oltre cento giovani interpreti che vivono la spiritualità del Movimento Apostolico, nato nel 1979 a Catanzaro tramite l’ispiratrice e fondatrice Maria Marino, con il carisma di “ricordare la Parola del Signore al mondo che l’ha dimenticata”
Otto le scene: la croce, Gerusalemme in festa, l’ultima cena, Getsemani, la flagellazione, la Via crucis e, infine, la Risurrezione, accompagnate da meditazioni tratte dalla sacra scrittura e dagli scritti poetico-sapienziali della fondatrice Maria Marino, con melodie musicali articolate tra loro, con un linguaggio capace di comunicare e far comunicare con timbri, sonorità e ritmi l’evento narrato.
«La finalità di “meditando la passione”, ha dichiarato Cettina Marraffa, è il desiderio di suscitare quella fede nel mistero di Cristo morto e risorto. L’impegno dei giovani, nel realizzare attraverso l’arte scenica questo mistero d’amore, è una forma di testimonianza e di coraggio, una proclamazione di fede di chi desidera servire ed amare senza chiedere nulla in cambio, di chi non ha vergogna e paura ad aprire le porte a Cristo. Ritengo che -aggiunge Cettina Marraffa- le cosiddette “prove di preparazione” e il “dietro le quinte” siano davvero momenti straordinari. Vedere il modo in cui i giovani pregano prima di cimentarsi in un passo di danza, la collaborazione e la comunione tra loro, con le quali vengono organizzate anche le cose più semplici, mi arricchisce. I giovani sono il futuro della Chiesa di domani e gioisco nel vedere che “oggi” non hanno perso la speranza e il desiderio di costruire un mondo migliore».
Un grande plauso a fine serata è stato formulato dall’Arcivescovo Ciliberti alla presidente del Movimento, alla fondatrice e a tutti gli interpreti della sacra rappresentazione, per aver introdotto con grande bravura la settimana santa che culminerà con la domenica di Pasqua.
Giovanni Scarpino (GazzettadelSud)