Franco Cimino, capogruppo di Nuova Alleanza per la Città, in una lettera aperta all’ex presidente della provincia, Michele Traversa, critica l’utilizzo del Parco della Biodiversità, in passato conosciuto come Parco dell’Agraria, come teatro, ieri, della manifestazione elettorale del partito politico cui appartiene lo stesso Traversa, «Tuo è il merito della realizzazione di una delle opere più importanti in assoluto, il Parco, ma esso non è tuo. La manifestazione si è tenuta proprio nel teatro, che in quanto tale, specialmente se all’aperto come nell’antica Grecia, è il luogo sacro della comunistica concezione del bene pubblico. Esso è tale – dice Cimino – non solo se è pagato con i soldi dei cittadini, ovvero se è fruibile da tutti coloro che ne vogliano disporre. Lo è, soprattutto, se chi lo amministra in nome del popolo lo sottrae all’utilizzo di una fazione. Specialmente se politica». Quanto alla «probabile osservazione giustificativa che se ci è venuto Gianfranco Fini vi potranno venire tutti gli altri» alimenta «il rischio che da domani e fino alla fine di aprile, tutti i giorni, teoricamente, potranno trasformare il Parco in un’arena della campagna elettorale. Confido nella tua sensibilità e autorevolezza – conclude Cimino – affinchè sia evitato in futuro un uso non corretto di un’area tanto importante».
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