ATTUALITA’ – Per LegaAmbiente in Calabria istituti scolastici vecchi

I dati complessivi per la Calabria segnalano che uno studente calabrese che oggi entra nel mondo della scuola ha grosse possibilita’ di ritrovarsi in un edificio vecchio (il 35% e’ stato costruito prima del 1974, anno in cui la legge ha stabilito i criteri di edilizia antisismica), privo di manutenzione (solo il 28,95% ha goduto d’interventi di cura straordinaria negli ultimi cinque anni e il 32% necessita d’interventi urgenti). In tre casi su quattro la scuola e’ collocata in una zona ad alto rischio sismico (71,2%) e due volta su tre non ha il certificato di agibilita’ statica e meno di una volta su due quello di prevenzione incendi. Anche per le condizioni igieniche si rischia, visto che una volta su due la scuola non possiede il certificato igienico-sanitario, mentre con gli impianti elettrici diminuisce il rischio (a norma nel 70,69% dei casi). L’uscita dall’edificio in caso di pericolo sarebbe abbastanza sicura (porte antipanico presenti nell’83,62% degli istituti, scale di sicurezza nel 50,86%) ma poco piu’ di una scuola su tre ha fatto le dovute verifiche con delle esercitazioni (il 38,79% delle scuole ha svolto prove d’evacuazione). Gli studenti calabresi risulterebbero praticamente privi di disturbi causati da elettromagnetismo e rumore: se consideriamo il raggio di 1 km dalle scuole, abbiamo una fonte d’inquinamento elettromagnetico nell’8,62% dei casi (sommando le voci riguardanti elettrodotti ad alta tensione >150 KV, antenne emittenti radio televisive ed antenne cellulari) e 0% per le fonti di inquinamento acustico (tra aeroporti, autostrade-superstrade, discariche e strutture militari con i loro via vai di mezzi pesanti). Entro i 200 metri dalle scuole nessuna fonte d’inquinamento acustico o elettromagnetico viene segnalata: riteniamo manchi un serio monitoraggio. Ancora preoccupanti i rischi legati alla presenza di amianto (segnalato nel 7,41% come casi sospetti) a dispetto del fatto che negli ultimi due anni siano state attivate opere di bonifica da amianto nel 48,15% dei casi e suscitano fortissime perplessita’ lo 0% assoluto di casi certificati di rischio da amianto e/o radon: possibile conclusione un monitoraggio serio in Calabria manca.

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Redazione

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