MAIDA – Violenze e sevizie nei confronti della mamma, con la quale viveva da solo dopo che il padre era finito in carcere con l’accusa di omicidio. Quando i carabinieri sono entrati nella casa hanno portato via la donna che aveva vistose ferite, un trauma cranico e contusioni su tutto il corpo, con una prognosi di dieci giorni riscontrata dall’ospedale di Lamezia Terme. Il fatto è accaduto a Maida, nel catanzarese, dove in manette in flagranza di reato è finito il figlio ventitreenne della donna, Antonio Lamanna, un disoccupato già noto alle forze dell’ordine, accusato di riduzione in schiavitù protratta dal settembre del 2007. I carabinieri della locale stazione sono intervenuti dopo le segnalazioni di alcuni vicini, che sentivano spesso i lamenti della mamma. Nei confronti del giovane, rinchiuso nella Casa circondariale di Lamezia Terme, è scattata anche la denuncia per possesso ingiustificato di un revolver calibro 357 Magnum.
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