CATANZARO â Câè un cantiere aperto per costruire una squadra d’assoluto valore, ma la società giallorossa per ora vuole evitare scelte frettolose, cercando di compiere i passi più opportuni. à questo il motivo per cui la settimana del Catanzaro tende a chiudersi senza annunci esplosivi, ma comunque con la precisa sensazione di un buon lavoro in atto.
L’unica novità ufficiale è stata la conferma del giovane brasiliano Machado, la cui metà è stata strappata al Chievo. In realtà è stato acquistato dalla Roma anche l’intero cartellino di Ausoni, che però sarà ceduto. Non è stato invece ancora annunciato Piero Braglia, ma l’allenatore sarà lui. Il Catanzaro del prossimo anno sarà quindi diverso. Si passerà dal 4- 4- 2 di Dellisanti al 3- 4- 3 dellâex « Pierino la peste » , con una squadra più agile in difesa, compatta a centrocampo e corta fra i reparti. Indipendentemente dai possibili movimenti, il modulo di Braglia appare più confacente alle caratteristiche dei centrocampisti a disposizione. Troverebbe infatti immediata collocazione Ambrosino, che per Dellisanti « non attaccava la profondità » e che non possiede dinamicità e passo da esterno. Chiaramente la riflessione dovrà trovare l’avallo di Braglia. Però il 3- 4- 3 imporrebbe sostanziali cambiamenti in difesa. C’è bisogno di disporre di elementi veloci, mentre Ciardiello, Pastore ed il rientrante Zappella, pur solidi, non sembrano proprio rapidissimi.
« Cercheremo di disegnare la squadra secondo le necessità del nuovo tecnico » ha riferito Parente, che continua a non far nomi. Il nuovo Catanzaro, d’altra parte, ha già ampiamente dimostrato d’essere estremamente sensibile alle esigenze di tutti. Non sarebbe però imperdonabile l’ipotesi di cambiamenti radicali, poiché l’attuale assetto non è frutto di una programmazione che affonda le radici negli anni. La squadra della passata stagione è stata infatti il frutto dellâesigenza d’assemblare al meglio una compagine subito competitiva.
Fra i movimenti più probabili, c’è quindi quello della cessione di Toledo, richiesto da squadre di categoria superiore. La società non intende ripetere gli stessi errori commessi dalla precedente gestione con Kamara e farà in maniera tale di non svendere il brasiliano. Probabili anche cambiamenti in difesa ed a centrocampo ( cessione di Ascoli ed Alfieri e del citato Toledo; arrivo di Menolascina e Giannascoli), mentre in attacco la rivoluzione è scontata. Appare decisamente esaurito il tempo di Moscelli, la cui presenza si profila incompatibile con la piazza, mentre non è sicura nemmeno la permanenza di Falco. L’ingaggio di Moscelli, poi, è alquanto esoso ( circa 100 mila euro) e la sua cessione favorirà l’arrivo di una punta di grande spessore ( Prisciandaro, Corona o Passiatore i nomi) che la tifoseria da tempo richiede.
Salvatore Blasco – Gazzetta dello Sport