Sono 47 le persone indagate nell’ambito dell’operazione Sanità, 18 arresti a Reggio Calabria: in manette anche un consigliere regionaleTra gli arrestati Domenico Crea, già al centro delle polemiche per il presunto coinvolgimento nel delitto Fortugno. L’indagine ha messo in luce gli stretti legami tra ambienti mafiosi e politica. Coinvolti anche personaggi di spicco della ‘ndrangheta e due imputati nel processo per l’omicidio del vice presidente del Consiglio regionale calabrese
‘Ndrangheta nella sanità calabrese. Sono 47 le persone indagate , di cui 18 destinatarie di misura cautelare in carcere e domiciliare, nell’ambito dell’operazione denominata ‘Onorata sanità’ in corso nella provincia di Reggio Calabria.Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse a carico di persone implicate in un’associazione a delinquere di stampo mafioso che operava nel settore della sanitè pubblica.Tra gli arrestati c’è anche il consigliere regionale Domenico Crea, già al centro delle polemiche per il presunto coinvolgimento nel delitto Fortugno. Nell’operazione condotta dai carabinieri di Reggio Calabria sotto la direzione della Dda reggina risultano coinvolti, oltre a Crea, anche personaggi di spicco della ‘ndrangheta, tra i quali Giuseppe Pansera, medico, genero di Giuseppe Morabito detto ‘Tiradritto’, e due imputati nel processo per l’omicidio Fortugno: Alessandro e Giuseppe Marcianò, i cui legami con Crea erano emersi anche in sede di dibattimento in corso a Locri per l’omicidio del vice presidente del consiglio regionale della Calabria, ucciso il 16 ottobre del 2005.La complessa indagine ha messo in luce gli stretti legami tra ambienti mafiosi e politica e fatto emergere un’ampia rete di meccanismi truffaldini che coinvolgeva dirigenti e operatori dei servizi sanitari a livello regionale, provinciale e locale, attraverso la quale si condizionavano le scelte delle strutture politico amministrative per favorire attività e interessi privati.