CATANZARO – Dopo aver risolto le due
comproprietà con l’intera acquisizione dei cartellini di Machado e Ausoni (che
sarà dirottato in altra squadra) i due emissari del Catanzaro Improta e
Logiudice si sono fermati anche ieri nella sede milanese del mercato (un albergo
vicino alla stazione centrale) per operare qualche sondaggio tra i numerosi
addetti ai lavori, tra i quali tanti procuratori di giocatori. Si è trattato di
semplici contatti in quanto il capitolo acquisti sarà aperto dopo l’ingaggio
dell’allenatore. Ingaggio che sembra dover slittare alla prossima settimana in
attesa della risposta di Braglia. L’ex giocatore giallorosso ha un discorso
aperto con il Chieti (che ha allenato negli ultimi due campionati) per la
conferma alla guida della squadra abruzzese e, quindi, al prolungamento del
contratto. Senonché la società chietina pare sia intenzionata alla riduzione
del budget per la ristrutturazione della squadra il cui discorso non piace a
Braglia che nella prossima stagione vorrebbe avere a disposizione un organico in
grado di migliorare l’ottavo posto del primo anno della sua gestione e il decimo
posto dell’ultimo campionato. Cosicché se il tecnico di Grosseto non verrà
accontentato nella richiesta di rafforzamento dell’organico dell’ultima stagione
potrebbe accettare la proposta del Catanzaro. E aggiungiamo lo farebbe con
grande entusiasmo. Intanto è da ipotizzare un nuovo caso Simonelli, sebbene il
Catanzaro non si troverebbe spiazzato in quanto potrebbe rivolgersi a qualche
altro allenatore di quella lista di gradimento alla quale si è aggiunto
Vincenzo Guerini che ha allenato il Catanzaro negli anni ’90. Guerini, a dire il
vero, è stato proposto dall’ex centrocampista giallorosso Jacobelli ed ex
collaboratore dello stesso Guerini negli anni scorsi. In ascesa sino a qualche
anno fa la carriera dell’ex giocatore della Fiorentina ha imboccato ultimamente
una fase discendente. Poco fortunata l’ultima stagione alla guida del Catania,
anche se la squadra etnea sta rivendicando la permanenza in serie B. Guerini –
stimabile anche come uomo – accetterebbe il Catanzaro perché conosce la «piazza»;
più precisamente le ambizioni della tifoseria che aspira a riguadagnare le
posizioni perdute da tempo. Ma è ben noto che gli anni di purgatorio nella C2
non hanno sopito le mire; mire che sta cercando di sposare la nuova società.
Quanto alla programmazione tecnica, la ristrutturazione della squadra è
rallentata in attesa di sciogliere il nodo allenatore. Intanto è stata aperta
la discussione sulla costituzione del Centro coordinamento club giallorossi
proposta nel raduno di tifosi dell’altra sera a Catanzaro Lido. «Abbiamo
accolto la proposta – ha dichiarato Rino Valentini, consigliere del
“Catanzaro club”, il sodalizio più numeroso e meglio organizzato
della città – con molto interesse e contenti che nell’ambiente sportivo c’è
gente che si sta muovendo per compattare il tifo organizzato. Penso, tuttavia,
che la strada migliore per concretizzare l’iniziativa sia quella del contatto
con i responsabili dei club cittadini e dei centri della provicnia e fuori
provincia finalizzando l’incontro al rilancio del “Centro
coordinamento”. Centro che già esiste ed è tenuto in piedi – sia pure a
fatica per il disinteresse degli altri club – dal nostro sodalizio. Dopodiché
si procederà al rinnovo dell’affiliazione alla Fissc, la Federazione italiana
sostenitori squadre calcio». A proposito di sostenitori delle squadre di
calcio, una rappresentanza di Catanzaro formata dagli Ultras ’73 ha partecipato
l’altro giorno alla manifestazione di Milano. «C’è una diaspora – ha
commentato lo stesso Valentini – tra gli ultras che rivendicano il diritto di
vedere il calcio e i reggitori dei grandi circuiti televisivi che hanno ridotto
il calcio a una mera operazione commerciale, mortificando sentimenti e passioni.
E allora è sperabile che ci sia una riconversione, cioè un ritorno al passato».
Vito Macrìna – Gazzetta del Sud
