“Non posso rispondere alle domande del pg perche’ violerei il segreto investigativo”. Così il pm di Catanzaro Luigi De Magistris (nella foto) davanti alla sezione disciplinare del Csm si è rifiutato di rispondere alle domande dell’accusa rappresentata dal pg Vito D’Ambrosio.
De Magistris è sotto processo davanti al ‘Tribunale dei giudici’ dopo la richiesta di trasferimento cautelare d’urgenza avanzata dai suoi confronti dall’ex ministro della Giustizia Clemente Mastella.
De Magistris ha spiegato di non potersi sottoporre ad interrogatorio dopo aver letto attentamente, fino alla notte scorsa, gli atti acquisiti nel processo e i verbali dell’audizione dei magistrati di Salerno davanti alla I commissione del Csm. “Sono certo -ha spiegato il pm calabrese- che gli atti in vostro possesso vi faranno decidere favorevolmente nei miei confronti. Ho già spiegato che per me era più opportuno che non si facesse un processo cosi’ sommario e si aspettasse l’esito delle indagini di Salerno”.
Il pm catanzarese per quanto riguarda le accuse mossegli prima dell’ex Guardasigilli e poi dal pg della Cassazione Mario Delli Priscoli che ha chiesto il suo rinvio a giudizio, ha spiegato di affidarsi completamente al suo difensore, il presidente di sezione della Cassazione Alessandro Criscuolo. “Non posso aggiungere altro -ha concluso- perché violerei il segreto investigativo; ho già reso trenta verbali e nei documenti che vi ho portato si può vedere l’infondatezza delle incolpazioni che mi vengono mosse”. Ora il processo proseguirà con la requisitoria del pg, l’arringa del difensore di De Magistris e infine la sezione disciplinare di Palazzo dei Marescialli si riunirà in camera di consiglio per decidere sulle sorti del magistrato.