Purtroppo si, anche un’amichevole a volte può diventare teatro di incidenti
tra tifoserie e forze dell’ordine. La partita in questione è Pro Vasto
– Teramo del 18 Maggio, al termine della gara infatti i tifosi del Pro Vasto
si erano resi responsabili di un fitto lancio di pietre e bottiglie contro i
carabinieri. Solo un paio di giorni fa le denuncie, a farne le spese sono due
ragazzi di 19 e 26 anni, ad inchiodarli le immagini girate dalle stesse forze
dell’ordine al momento degli scontri. I due sono accusati di lancio di materiale
pericoloso e, per il più grande, anche una denuncia per atti osceni in
luogo pubblico; ad entrambi è stato vietato di assistere a competizioni
sportive.
Sempre a Vasto e sempre grazie alle immagini di una telecamera gli investigatori
hanno notificato Martedì scorso tre fermi di polizia giudiziaria a tre
tifosi coinvolti nei tafferugli scoppiati dopo l’incontro Tolentino – Pro Vasto
valido per la possibilità di ripescaggio in C2. Il più grande,
34 anni, è accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale (avrebbe
malmenato alcuni agenti), il medio, 26 anni, accusato di invasione di campo
e il piccolo, 25 anni, di aver malmenato con una cinghia un venditore di bibite.
A tutti e tre, come ai precedenti, è stato vietato l’ingresso allo stadio.
Ci spostiamo ora a Cesena per raccontarvi la storia di sei tifosi cesenati
arrestati al termine dell’incontro Cesena – Bologna del 1996 e condannati il
12 Novembre 2001 dalla Corte d’Appello di Bologna per danneggiamento, resistenza
e violenza a pubblico ufficiale. Le pene inflitte loro vanno dai 2 anni agli
8 mesi. Gli ultras quindi fecero ricorso in Cassazione, ricorso accolto Martedì
scorso 17 Giugno per insufficienti motivazioni nella condanna il che vuol dire
nuovo processo e pericolo che tutto potrebbe concludersi in una bolla di sapone
visto che tali reati cadono in prescrizione dopo 7 anni e mezzo. Evviva l’Italia.
Concludiamo riportando un comunicato dei Fedayn Napoli sulla recente bufera
Lega – Catania:
—- I Fedayn Napoli senza tener conto delle presenti decisoni di lega, tar
od altro in merito alle questioni che hanno reso grottesco e sotto un punto
di vista anche comico, questo fine di campionato, rendono le loro dovute precisazioni.
Il calcio inteso come sport, come sentimento, capace di dominare l’intera personalitÃ
di un tifoso, dove il trasporto amoroso puo diventare in alcuni casi anche incontenibile,
non puo’ ancora avere a capo delle persone che non solo non hanno il carisma
di prendere decisioni autonome ma, che non hanno nemmeno la capacitÃ
di agire. Detto questo chiudiamo questa mesta e malinconica finestra. Noi Fedayn
continueremo ad essere estranei alle persone che ci circondano, disdignando
tutte quelle persone che dal pensiero ultras hanno solo giovamento per la loro
custodia tascabile di pelle. Noi se da un lato rimarremo sempre un gruppo elitario,
dall’altro, comunque siamo disposti (e lo siamo sempre stati) a sostenere sia
moralmente che socialmente anche il classico tifoso a cui vengono a mancare
i diritti per un uso smodato della legge. I Fedayn con il loro atteggiamento
abituale che avversa totalmente le opinioni di chi fa affermazioni intenzionalmente
contrarie alla verità , per nascondere qualcosa di increscioso, prenderanno
posizione solo con chi sara’ conforme alla verità .
Stanchi di sentirsi colpevoli, fieri e ribelli di combattere ancora per un complesso
idee e di principi che ognuno di noi ancora professa.
Fedayn eam 1979
onnipresenti —-
“LE COREOGRAFIE PIU’ BELLE”
Rimaniamo in Italia e sempre in Lombardia, dopo il Milan è la volta dell’Atalanta.
ATALANTA