Il pm di Catanzaro Luigi De Magistris “ha offuscato l’immagine di indipendenza e imparzialita'” che un magistrato deve avere, “ha intaccato il prestigio e l’autorevolezza della sua funzione, ha inciso negativamente sull’equilibrio e in parziale esercizio dell’azione penale”. Inoltre il pm ha “ingenerato diffidenza sulla sua serenita’ di giudizio, ha irragionevolmente pregiudicato la possibilita’ di un corretto e leale rapporto di collaborazione” con magistrati e avvocati di Catanzaro. E ha cosi’ provocato “una sensazione di disorientamento, sconcerto e turbamento della pubblica opinione”. Queste le accuse contenute nella bozza di documento proposto dalla relatrice del caso De Magistris, la laica Letizia Vacca, alla prima Commissione del Csm che oggi si e’ spaccata sulla vicenda del pm catanzarese.
In particolare, i consiglieri della prima Commissione non si sono trovati d’accordo se aprire subito o no nei confronti di De Magistris una procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilita’; alla fine hanno deciso di proseguire l’istruttoria fissando al 9 gennaio l’audizione dei pm di Salerno che indagano sulla vicenda.
Nella bozza di quasi quattro pagine sono contenute le dichiarazioni che hanno portato De Magistris davanti al giudizio della prima Commissione e della sezione disciplinare di Palazzo dei Marescialli. Dichiarazioni come “Lo Stato in Calabria e’ poco presente”, “La magistratura non e’ adeguata alla sfida”, “C’e’ una magistratura troppo vicina al potere politico, soprattutto ora che c’e’ il governo Prodi”. Una frase quest’ultima che De Magistris aveva pronunciato a Strasburgo partecipando a un’iniziativa insieme al comico Beppe Grillo.
A causa di quelle dichiarazioni il pm ha suscitato, si legge nel documento, “la convinzione di essere l’unico magistrato imparziale, indipendente e affrancato da qualunque relazione, men che legittima, con settori della politica, dell’imprenditoria e della cosiddetta societa’ civile”.
Ieri mattina il pm di Catanzaro ha depositato di persona al Csm una memoria difensiva che verra’ ora esaminata dalla prima Commissione e vagliata dalla sezione disciplinare che decidera’ sul trasferimento cautelare d’ufficio chiesto dal ministro della Giustizia Clemente Mastella lunedi’ prossimo.
In particolare, i consiglieri della prima Commissione non si sono trovati d’accordo se aprire subito o no nei confronti di De Magistris una procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilita’; alla fine hanno deciso di proseguire l’istruttoria fissando al 9 gennaio l’audizione dei pm di Salerno che indagano sulla vicenda.
Nella bozza di quasi quattro pagine sono contenute le dichiarazioni che hanno portato De Magistris davanti al giudizio della prima Commissione e della sezione disciplinare di Palazzo dei Marescialli. Dichiarazioni come “Lo Stato in Calabria e’ poco presente”, “La magistratura non e’ adeguata alla sfida”, “C’e’ una magistratura troppo vicina al potere politico, soprattutto ora che c’e’ il governo Prodi”. Una frase quest’ultima che De Magistris aveva pronunciato a Strasburgo partecipando a un’iniziativa insieme al comico Beppe Grillo.
A causa di quelle dichiarazioni il pm ha suscitato, si legge nel documento, “la convinzione di essere l’unico magistrato imparziale, indipendente e affrancato da qualunque relazione, men che legittima, con settori della politica, dell’imprenditoria e della cosiddetta societa’ civile”.
Ieri mattina il pm di Catanzaro ha depositato di persona al Csm una memoria difensiva che verra’ ora esaminata dalla prima Commissione e vagliata dalla sezione disciplinare che decidera’ sul trasferimento cautelare d’ufficio chiesto dal ministro della Giustizia Clemente Mastella lunedi’ prossimo.