GELA – Il presidente Tuccio tuona. Il Comune risponde. È bastata una minacciosa dichiarazione ai giornalisti del patron siciliano di portare la squadra sul neutro di Licata per ottenere l’inizio dei lavori di rifacimento del manto erboso dello Stadio “Presti”. Il piccolo impianto siciliano è da qualche tempo trasformato in una sorta di mulattiera, con buche, sassi e terra in netta maggioranza rispetto all’erba verde. Dal Palazzo di Città fanno sapere che tutto sarà pronto per il 2 dicembre, data in cui è previsto il derby casalingo contro l’Igea Virtus.
MERCATO VERDE – Proprio la squadra di Barcellona, insieme al Catania, è stata il principale interlocutore di mercato del Gela. Lì la società bianco-azzurra si è rivolta per rimpolpare il proprio organico e tentare la scalata alla promozione. Obiettivo abortito con un doppio pareggio l’anno scorso, al termine di un equilibratissima semifinale play-off contro il Potenza. Dall’Igea sono arrivati i difensori Tamburro e Palma oltre al centrocampista Mento. Molto promettenti, invece, i due ragazzini catanesi: l’attaccante Iannelli e l’ala destra Bucolo (classe 1988). A stagione iniziata, poi, altri due rinforzi ex Poggibonsi: il portiere ceco Zahalka e il centrocampista calabrese Perrotta. Considerando anche l’arrivo di Falconieri (21) dal Brindisi e del brasiliano Franciel dal Sao Jose, la rosa gelese, ad eccezione di Zahalka, Tamburro, Berti e dell’ex difensore delle primavera giallo-rossa Mancini, è composta interamente da giocatori under 26.
SANDERRA BIS – Il compito di guidare la squadra, dopo un inizio disastroso di campionato (5 sconfitte nelle prime 6 partite), è stato affidato nuovamente a Stefano Sanderra, subentrato dalla 7° giornata a Irrera. Per Sanderra si tratta di un ritorno, visto che, già nella scorsa stagione, aveva guidato i siciliani (reduci come il Catanzaro dal Lodo Petrucci) alla semifinale play-off dopo l’esonero di Sorbello. E i risultati sono già evidenti. Il Gela ha frenato l’emorragia di sconfitte, trasformando il “Presti” in un fortino pressoché inespugnabile. In trasferta continuano i problemi difensivi, anche se l’ultima sconfitta ad Andria (2-1) prima dello stop ha lasciato uno strascico di polemiche. Un gol irregolare convalidato ai pugliesi, un rigore prima assegnato e poi revocato dall’arbitro e il gol del pari annullato per un dubbio off-side hanno scatenato le proteste della società siciliana che ha presentato riserva scritta contro l’omologazione del risultato.
DEFICIT DI PUNTI – Pur essendo molto corta, la classifica ancora non sorride al Gela che ha un solo punto di vantaggio sull’ultimo posto. Tuttavia, gli 11 gol realizzati nelle ultime 7 gare lasciano ben sperare, in attesa che il tandem offensivo, Franciel-Omolade, ritrovi la piena forma. Sanderra, ancora a caccia della giusta quadratura difensiva, si gode la versatilità della sua squadra, capace di andare in gol con 9 giocatori diversi. Contro il Catanzaro, intanto, avrà solo l’imbarazzo della scelta, anche se dovrà fare a meno del 37enne capitano Berti, fermato dal Giudice Sportivo. Il lieve infortunio subito in allenamento da Tamburro non sembra in grado di precludergli la sfida del “Ceravolo”, dove davanti a Zahalka, Mancini dovrebbe tornare al centro della difesa a far coppia con D’Aiello. In mezzo al campo l’argentino Parlagreco dovrebbe essere affiancato da Mento, mentre i pericoli verranno dalle due fasce, presidiate da Bucolo e Ike. In attacco, accanto a Omolade, dovrebbe esserci ancora Falconieri con Franciel pronto a entrare nella ripresa.
CERAVOLO TABÙ – Per il Gela, domenica, sarà anche una sfida alla cabala. Per l’ottava volta nella loro storia, i siciliani proveranno a violare il “Ceravolo”, dove hanno raccolto un solo pareggio a reti bianche nel 1999 e ben sette sconfitte. L’ultima delle quali l’anno scorso per mano dell’ex tecnico Domenicali, complice una doppietta di Siclari.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Zahalka; Tamburro, D’Aiello, Mancini, Lo Piccolo; Bucolo, Parlagreco, Mento, Ike; Omolade, Falconieri. All.: Sanderra.
MERCATO VERDE – Proprio la squadra di Barcellona, insieme al Catania, è stata il principale interlocutore di mercato del Gela. Lì la società bianco-azzurra si è rivolta per rimpolpare il proprio organico e tentare la scalata alla promozione. Obiettivo abortito con un doppio pareggio l’anno scorso, al termine di un equilibratissima semifinale play-off contro il Potenza. Dall’Igea sono arrivati i difensori Tamburro e Palma oltre al centrocampista Mento. Molto promettenti, invece, i due ragazzini catanesi: l’attaccante Iannelli e l’ala destra Bucolo (classe 1988). A stagione iniziata, poi, altri due rinforzi ex Poggibonsi: il portiere ceco Zahalka e il centrocampista calabrese Perrotta. Considerando anche l’arrivo di Falconieri (21) dal Brindisi e del brasiliano Franciel dal Sao Jose, la rosa gelese, ad eccezione di Zahalka, Tamburro, Berti e dell’ex difensore delle primavera giallo-rossa Mancini, è composta interamente da giocatori under 26.
SANDERRA BIS – Il compito di guidare la squadra, dopo un inizio disastroso di campionato (5 sconfitte nelle prime 6 partite), è stato affidato nuovamente a Stefano Sanderra, subentrato dalla 7° giornata a Irrera. Per Sanderra si tratta di un ritorno, visto che, già nella scorsa stagione, aveva guidato i siciliani (reduci come il Catanzaro dal Lodo Petrucci) alla semifinale play-off dopo l’esonero di Sorbello. E i risultati sono già evidenti. Il Gela ha frenato l’emorragia di sconfitte, trasformando il “Presti” in un fortino pressoché inespugnabile. In trasferta continuano i problemi difensivi, anche se l’ultima sconfitta ad Andria (2-1) prima dello stop ha lasciato uno strascico di polemiche. Un gol irregolare convalidato ai pugliesi, un rigore prima assegnato e poi revocato dall’arbitro e il gol del pari annullato per un dubbio off-side hanno scatenato le proteste della società siciliana che ha presentato riserva scritta contro l’omologazione del risultato.
DEFICIT DI PUNTI – Pur essendo molto corta, la classifica ancora non sorride al Gela che ha un solo punto di vantaggio sull’ultimo posto. Tuttavia, gli 11 gol realizzati nelle ultime 7 gare lasciano ben sperare, in attesa che il tandem offensivo, Franciel-Omolade, ritrovi la piena forma. Sanderra, ancora a caccia della giusta quadratura difensiva, si gode la versatilità della sua squadra, capace di andare in gol con 9 giocatori diversi. Contro il Catanzaro, intanto, avrà solo l’imbarazzo della scelta, anche se dovrà fare a meno del 37enne capitano Berti, fermato dal Giudice Sportivo. Il lieve infortunio subito in allenamento da Tamburro non sembra in grado di precludergli la sfida del “Ceravolo”, dove davanti a Zahalka, Mancini dovrebbe tornare al centro della difesa a far coppia con D’Aiello. In mezzo al campo l’argentino Parlagreco dovrebbe essere affiancato da Mento, mentre i pericoli verranno dalle due fasce, presidiate da Bucolo e Ike. In attacco, accanto a Omolade, dovrebbe esserci ancora Falconieri con Franciel pronto a entrare nella ripresa.
CERAVOLO TABÙ – Per il Gela, domenica, sarà anche una sfida alla cabala. Per l’ottava volta nella loro storia, i siciliani proveranno a violare il “Ceravolo”, dove hanno raccolto un solo pareggio a reti bianche nel 1999 e ben sette sconfitte. L’ultima delle quali l’anno scorso per mano dell’ex tecnico Domenicali, complice una doppietta di Siclari.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Zahalka; Tamburro, D’Aiello, Mancini, Lo Piccolo; Bucolo, Parlagreco, Mento, Ike; Omolade, Falconieri. All.: Sanderra.
Ivan Pugliese
ivan@uscatanzaro.net