MA NEL CAPOLUOGO CHI E’ PREPOSTO ALLA GESTIONE DEL TRAFFICO E DELLE CRITICITA’?
C’è da rabbrividire, si! in una città capoluogo non c’è nessuno che programmi la gestione delle criticità.
L’altro giorno per un problema idrico si è dovuta chiudere via Scalfaro ed a nessuno è venuto in mente di aprire “temporaneamente” Piazza Roma in doppio senso, per evitare ingorghi? Mi viene da pensare che a nessuno è venuto in mente, anche se si è convinti che, siccome nessuno è “sollevato dall’incarico”, l’addetto comunale lascia sorvolare. Tanto non succede nulla.
Ma chi è preposto a sollevare dall’incarico un dirigente inadempiente? un addetto comunale che non fa il proprio dovere? Mi direte che sono il solito criticatore, colui che denigra la propria città, ma mi dispiace contraddirvi, voglio segnalare tali anomalie proprio per il bene della mia città.
E’ difficile fare un tavolo di discussione per migliorare nel quotidiano i disagi del cittadino? E’ difficile coordinare i vari gestori del territorio per prevenire i disagi?.
Vista la criticità del centro storico, cosa costerebbe rimettere il doppio senso su piazza Roma e sul tratto del cavatore dando la possibilità di evita di rimanere ore imbottigliate in via XX Settembre? Cosa costa mettere dei pali dissuasori in via Scalfaro per evitare che automobilisti indisciplinati impediscano il defluire degli autoveicoli per via Carlo V° ? Fa male dire queste cose che a chiunque quotidianamente passano per la mente mentre a chi è preposto sembrano essere astruse. Beghe, ripicche amministrative, lasciatele da parte, la gente è stufa di questo lassismo amministrativo, nessuno parla, i soliti amministratori ormai dicono le stesse cose e se qualcuno parla, viene etichettato come il solito “rompiscatole”. Ebbene il cittadino è stanco, come pretendete lo sviluppo di Catanzaro se nel quotidiano per voi il cittadino non esiste?.
Ormai Catanzaro è divenuto un paesino isolato dal mondo dove gli amministratori presentano mozioni in comune per intitolare una strada ad un politico, invece di risolvere i problemi quotidiani che darebbero sollievo al cittadino da loro amministrato. Si è sicuri di avere la propria nicchia di elettori, per cui, lungi da loro, pestare i piedi al dirigente che deve risolvergli i piccoli problemi dell’amico. Basta andare nei comuni più grandi della nostra regione per vedere come un minimo di parvenza di efficienza sia visibile, la sera vedi pattuglie di vigili in servizio che fermano scooteristi indisciplinati, forze dell’ordine presenti in città per dare certezza di legalità. Qui nulla.
Avete mai provato a dire ad un conducente di ciclomotori, ”guarda che sei contro senso?” vieni etichettato come pazzo che non si fa gli affari suoi. E tu cerchi di spiegare a tuo figlio che la legalità non è in quei comportamenti, ma poi lo sconforto ti assale perché la tua città forse ha dimenticato di essere fonte di cultura e di legalità.
Francesco VALLONE