Rassegna stampa

Gli incidenti del dopogara

Cinque indagati per lancio di oggetti contro le forze dell’ordine

CATANZARO – Indossavano ancora le magliette giallo-rosse i giovani tifosi comparsi ieri davanti al giudice Teresa Barillari per la convalida dell’arresto. Daniele P., di 19 anni, Giovanni G., 22 anni, Flavio P., 23 anni, Antonio U., 19 anni, e Francesco M., 25 anni, tutti incensurati, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. L’udienza si è svolta a porte chiuse. Nel corridoio del quinto piano del nuovo palazzo di giustizia c’erano ad attenderli genitori, parenti e amici; nessuno poteva immaginare che dopo la partita Catanzaro Acireale sarebbero finiti nel carcere di Siano. Il Pubblico Ministero Tommaso Rotella ha chiesto la convalida dei cinque arresti, non ha richiesto misure cautelari. I difensori, avvocati Nicola Cantafora, Alessio Spadafora, Domenico Pietragalla, Domenico Aiello, Francesco Parentela, Ermenegildo Massimo Scuteri hanno chiesto invece al giudice di non convalidare gli arresti per vizi procedurali e di disporre l’immediata scarcerazione. Sono accusati di avere violato la legge antiviolenza negli stadi. Avrebbero lanciato bottiglie di vetro, pietre, bulloni, bastoni ed altro mentre le persone che avevano partecipato all’incontro di calcio si allontanavano dallo stadio Ceravolo, creando pericolo per l’incolumità delle persone che passavano, fra cui gli agenti di Pubblica sicurezza in servizio. Francesco M. deve anche rispondere di danneggiamento aggravato perché con il lancio degli oggetti avrebbe arrecato danni ad un’auto di servizio della Ps, una Fiat Marea. La difesa in sostanza ha contestato l’individuazione dei presunti responsabili effettuata dai poliziotti. Per esempio, l’avvocato Cantafora ha evidenziato che le fattezze fisiche del suo assistito non corrispondono a quelle descritte dagli agenti. «Il mio assistito non è alto – ha precisato l’avv. Cantafora – e non indossava una maglietta chiara, la sola descrizione dei capelli non può essere sufficiente». L’avv. Aiello ha detto che il suo assistito «non è “scuro” come detto dall’agente ma chiaro e con gli occhi azzurri, e comunque non basta in fatto che il responsabile indossava jeans e maglietta “Foragabbu” perché c’erano dieci mila persone che domenica vestivano così». Infine il giudice Barillari (cancelliere dott. Francesca Caroleo) ha convalidato gli arresti ed ha ordinato l’immediata scarcerazione dei cinque tifosi. E i ragazzi sono tornati a casa, dopo una notte passata in carcere. Per il processo se ne parlerà “alla rinfrescata”, in autunno, gli avvocati infatti hanno chiesto i termini a difesa.

Luigi Stanizzi – Gazzetta del Sud

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God

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