In merito al dibattito nazionale sull’immigrazione clandestina ed i tragici eventi a seguito dell’omicidio della sig.ra Giovanni Reggiani ad opera di un cittadino rumeno, l’associazione “I Quartieri” esprime una forte preoccupazione per la città di Catanzaro ed in particolar modo per i quartieri più a sud , che attualmente sono in mano ad un stragrande di popolazione rom e nomade dedita a violenze contro il patrimonio e cosa ben più grave contro la persona.
E’ evidente come nei quartieri come S. Maria di Catanzaro, Pistoia ,Aranceto e Corvo , per la presenza degli “zingari”, la convivenza civile tra cittadini è pressoché impossibile a causa delle esasperazione nei comportamenti della popolazione nomade che ogni giorno che passa, diventa aggressiva e violenta anche nei semplici gesti quotidiani. Il campanello d’allarme più inquietante sono i reati in forte crescita in tutta la città; anche i quartieri a nord sono vittime delle scorribande dei “rom” venuti appositamente, a fare furti e violenze private.
Le Autorità preposte quali la Prefettura, la Questura ed il Comando Provinciale dei Carabinieri hanno più volte affrontato tale problematica , cercando di rispondere all’offensiva criminale con posti di blocco e presidi fissi della Forze dell’Ordine , purtroppo limitati nel tempo e nel territorio a causa dei limiti oggettivi noti alla stragrande maggioranza dei cittadini quali la mancanza della benzina per le volanti o per la carenza negli organici di Polizia e Carabinieri.
Sono frequenti i pestaggi da parte dei “ rom” nei confronti di poliziotti o carabinieri intervenuti d’iniziativa o su richiesta dei cittadini , vittime dei continui soprusi e angherie a sé o ai propri beni privati.
Con questo ci sembrava che il Comune di Catanzaro fosse sensibile alla problematica del degrado sociale ed morale dei cittadini dei quartieri a sud del capoluogo regionale ed più in generale dei Catanzaresi , nominando quale consigliere delegato alle politiche della sicurezza il sig. Eugenio Riccio, appartenente al movimento civico “Catanzaro nel Cuore” e esponente dell’Arma dei Carabinieri sul territorio catanzarese, il quale in più circostanze ha sottolineato la problematica ed eventuali possibili soluzioni al problema.
La cittadinanza di Catanzaro è circa un anno e mezzo , che ascolta oramai stanca i proclami fatti dal sig. Riccio ed aspetta impaziente che sia proprio il Comune dotato di un esponente specificamente nominato e pagato con i soldi dei contribuenti catanzaresi , una soluzione seria ed in grado di poter sconfiggere il racket della auto rubate o dei furti in appartamento o più semplicemente al ricatto morale e sociale cui tutti i catanzaresi onesti sono vittima.
I Catanzaresi hanno diritto di sentirsi tutelati dallo Stato sia con le proprie forze dell’Ordine , i quali già con spirito di abnegazione sopperiscono alle “falle” del sistema , ma anche da parte delle istituzioni come quella Comunale , che dovrebbe essere più vicina alla gente, ed in particolare dal sig. Riccio che per il suo ruolo e competenza professionale, dovrebbe dare assolutamente delle risposte ai mille quesiti dei cittadini, i quali chiedono ciò gli spetta per diritto ossia la sicurezza per sé ed i propri beni, e non come l’esponente di “Catanzaro nel Cuore” fa con proclami o conferenze stampa , ma con fatti concreti e visibili a tutti i cittadini catanzaresi.
Se ciò non fosse possibile o essere in grado di essere realizzato, chiediamo pubblicamente al sig. Riccio di rimettere la delega ricevuta dal sindaco on. Rosario Olivo e di chiarire pubblicamente la posizione sua e del suo movimento civico sensibile alla “Notte bianca” , al “ caso Scuola di Magistratura “, alle lottizzazioni presunte ed effettive di Giovino ed al “caso De Magistris- Mastella” ; sull’annosa problematica dei “rom” e della micro-criminalità in città , una delle cause che rendono la società ed l’economia catanzarese estranea ed abulica agli occhi della Calabria e dell’Italia intera.
Corrado Didonna