CATANZARO â Dopo lo choc della mancata promozione primi tentativi di reazione ieri da parte della tifoseria; la parte sana, va precisato; quella che, come due anni or sono, domenica pomeriggio ha lasciato lo stadio senza parole probabilmente bloccata da quelle aspettative andate sorprendentemente in frantumi. à cominciato il rosario delle critiche, delle polemiche, con un comune denominatore; la squadra è accusata di essere venuta meno, specialmente sul piano psicologico nella partita più importante della stagione. Con gli episodi negativi, c’è da aggiungere, dipesi proprio dalla tensione avvertita in particolare da quattro-cinque giocatori. Ecco il calcio di rigore che Moscelli ha voluto tirare pur in uno stato emotivo accentuato ed ecco il plateale fallo (una gomitata in… piena regola a Mortelliti) di Toledo che gli è costata la giusta espulsione, nel mentre ha inferto ai compagni di squadra un altro contraccolpo psicologico. Il Catanzaro è stato un po’ sfortunato soltanto nei primissimi minuti di partita quando nel quadro di una partenza sparata poteva andare in gol su colpo di testa di Moscelli e sul tiro di Falco, respinto sulla linea da un difensore dell’Acireale. E un Catanzaro anche messo male in campo sul piano tattico se è vero, come è vero che il centrocampo giallorosso ha dovuto giocare costantemente in inferiorità numerica. Praticamente i soli Basile e Alfieri sono rimasti a contrastare Suriano, Delle Vedove e Di Salvatore. Questo nel contesto dei due schieramenti contrapposti, con quello del Catanzaro incentrato sul 4-4-2, come al solito, rigido, e quello dell’Acireale impostato su 4-3-2-1. Comunque con tutto ciò resta assodato che la principale lacuna della squadra giallorossa va ricondotta nella sua precaria condizione psicologica, visto che era rimediabile sia lo zero a uno di svantaggio e sia il rigore fallito. Da parte sua la Società â cui va riconosciuto il merito di aver risollevato le sorti della squadra e sin da quando si è insediata â ha ribadito ieri la volontà di ripartire. «La sconfitta brucia â ha dichiarato ieri il presidente Parente â per la delusione che ha provocato nei tifosi, ma noi come Società (lui e l’altro maggiore azionista, Massimo Poggi, ndc ) abbiamo a suo tempo stilato un programma che non prevedeva di certo la C1 dopo 4/5 mesi di gestione, per cui appunto la delusione è minore come risultato sportivo, ma è grande per il contraccolpo psicologico che, ancora una volta, i tifosi dovranno assorbire». Nonostante la notte insonne, il dott. Parente ieri di buon mattino era nella sede sociale: «Siamo già operativi â ha detto â sia dal punto di vista economico per far fronte alla scadenza (30 giugno, ndc ) per le liberatorie da parte dei tesserati e sia per tutti gli altri adempimenti per l’iscrizione al campionato». Ieri primo incontro con il d.g., Improta, per parlare di programmi tecnici. A cominciare dalle valutazioni sull’allenatore e, quindi, sulla conferma o meno di Delisanti. à stato poi stilato un comunicato, ovviamente del dopo finale play off, con il quale si è voluto chiarire che il diverbio in mezzo al rettangolo di gioco nei preliminari della gara è avvenuto «esclusivamente â come è stato scritto â a seguito delle accuse, rivolte alla Società giallorossa, di aver organizzato il presunto agguato alla comitiva siciliana. Diverbio registratosi alla presenza degli ispettori della Lega». Parente ieri ha ricevuto molti attestati di solidarietà appunto per la mancata promozione, mentre in redazione hanno telefonato Sereni (l’allenatore dell’ultima promozione in serie A), Di Marzio e Cuttone: «Essendo in contatto diretto con un amico di Catanzaro durante quest’altra maledetta partita â ha detto l’allenatore che ha guidato la squadra giallorossa nella precedente finale play off â mi sono sentito coinvolto emotivamente. Sono rimasto molto amareggiato, ancorché convinto anch’io che quella di domenica sarebbe stata la volta buona». Cuttone guiderà il Gubbio anche nel prossimo campionato. Da registrare che la società ha fissato per venerdì la cena sociale di commiato con i tesserati, mentre ha comunicato che è disposta a rimborsare l’abbonamento a coloro i quali lo avevano sottoscritto spinti dall’euforia della finale play off. Questo a dimostrazione â è stato precisato â della buona fede della Società ». La campagna abbonamenti verrà riaperta sino al 30 giugno. Il giudice sportivo ha intanto inflitto un’ammenda di 5.000 euro al Catanzaro (400 all’Acireale), e ha squalificato per due turni Pandolfi (Acireale) e Toledo (Catanzaro). Per una giornata fermati Milone e Moscelli.
Vito Macrina – Gazzetta del Sud