Massimo Caputi (in coppia con Graziano Cesari) ha gia’ commentato le partite di Coppa Uefa Zurigo vs Empoli e Villareal vs Fiorentina trasmesse sempre su ContoTV 1.
Massimo Palanca ha gia’ commentato altre partite di calcio alla radio ed esordisce come commentatore tecnico televisivo con ContoTV.
Massimo Caputi:
“Fare coppia con Palanca, un grande calciatore dal piedino fatato con il quale ho avuto anche l’onore di giocarci una partita di calcio di beneficenza. Dopo aver giocato insieme ora avro’ anche il piacere di fare
una telecronaca con lui accanto come commentatore tecnico.”
Massimo Palanca:
“Per me questo e’ un’avvenimento molto speciale. Commentare il Catanzaro.. Mi sento in fibrillazione !! Seguo sempre il Catanzaro, anche tramite il Tg Giallorosso via internet. Il catanzaro merita di piu’, in molte occasioni e’ stato sfortunato e spesso penalizzato. Stimo molto Massimo Caputi, lo seguo da sempre anche alla radio.”
Marco Crispino:
“Un professionista delle telecronache e un idolo delle aquile e di tutti gli appassionati di calcio. Vado al Massimo!!”
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Massimo Caputi (Roma, 5 dicembre 1961), è un giornalista sportivo e conduttore televisivo italiano. Inizia la carriera giornalistica nel 1984 colloborando con varie emittenti locali laziali. Due anni dopo, entra nella redazione sportiva di Telemontecarlo in occasione dei Mondiali di calcio in Messico. Dal 1989 diventa giornalista professionista, ed ottiene così la guida del telegiornale sportivo e commenta i Mondiali di Pallavolo, il Tour dell’Avvenire di ciclismo, i Goodwill Games e anche le Olimpiadi di Seul e Barcellona. Massimo Caputi, specializzatosi principalmente sul calcio, è il telecronista dei Mondiali di Italia ’90, Usa ’94 e Francia ’98, degli Europei di Germania ’88, Svezia ’92, Inghilterra ’96 e Belgio-Olanda 2000. Commenta anche la Copa America di Cile (nel 1991), Uruguay (nel 1995), Bolivia (nel 1997) e Paraguay (nel 1999). Dal 1990 al 1995 è il conduttore della trasmissione domenicale Galagoal e, dal 1996 al 2001, di Goleada. All’interno della redazione ha ricoperto le cariche di inviato, caposervizio e caporedattore.
Nell’agosto del 2001 si licenzia dalla neonata La7 per trasferirsi in Rai nella trasmissione Quelli che il calcio e, sempre nello stesso anno commenta le partite di Champions League per Stream. Nella stagione 2002-2003 è il conduttore della Domenica Sportiva. Nel 2003-04 torna a “Quelli che il calcio”, dove verrà riconfermato anche per il 2004-05. Da settembre a novembre di quell’anno, insieme a Simona Ventura, partecipa in qualità di inviato dalla Repubblica Dominicana della seconda edizione dell’Isola dei Famosi.
Ha prestato la voce alla saga videoludica FIFA, insieme a Giacomo Bulgarelli, dal 1998 al 2002.
(Fonte Wikipedia)
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Massimo Palanca (Loreto, AN, 1953) è un ex calciatore italiano che raggiunse l’apice della sua carriera con la maglia del Catanzaro tra la metà degli anni settanta e la fine degli anni ottanta.
Alto 169 cm e dai caratteristici baffi molto folti, acquisì particolare fama per le sue marcature su calcio d’angolo, capaci di spiazzare i più bravi portieri della sua epoca.
Iniziò tra i professionisti in Serie C con Camerino e Frosinone. Con i gialloblù realizza 17 reti in 38 incontri.
Nella stagione 1974/75 passa al Catanzaro. Fu capocannoniere della Serie B nella stagione 1977/78 con 18 reti. Nella stagione più fortunata per la squadra calabrese (7° posto nel campionato di Serie A 1980/81), segnò 13 reti. Rimasero nella memoria di tutti, catanzaresi e non, le tre reti (di cui una direttamente dal calcio d’angolo) segnate allo Stadio Olimpico durante l’incontro Roma – Catanzaro del 4 marzo 1979, finito 3-1 per i giallorossi di Calabria.
Il gol segnato direttamente dalla bandierina non è casuale per quello che a Catanzaro viene definito “L’imperatore” dalla Curva Ovest. In carriera ne ha segnati quasi una dozzina con quel piedino sinistro numero trentasette.
È stato il miglior cannoniere del Catanzaro in Serie A con 45 reti. Le sue presenze complessive in giallorosso sono 195, le reti 70. L’esordio in Serie A avviene il 3 ottobre 1976 in Catanzaro-Napoli, chiusasi sullo 0-0.
Nella stagione 1981/82 venne ceduto al Napoli dove non riuscì più a realizzare i colpi che l’avevano reso famoso. Segna un solo gol e l’anno successivo si trasferisce al Como in Serie B, dove riesce a fare solo un gol in più. Richiamato a Napoli, presunte incomprensioni con l’allenatore Rino Marchesi ed un solo gol in diciannove incontri lo fanno precipitare in Serie C2 a Foligno, 18 reti in 47 incontri tra il 1984 ed il 1986.
Tornato a Catanzaro nella stagione 1986/87 in Serie C1, trascina la squadra alla promozione con 17 reti in 29 gare. Vi restò fino al suo ritiro dal calcio nel 1990 dopo tre campionati in Serie B nei quali realizza 28 reti collezionando 97 presenze, mancando per un solo punto, nella stagione 1987/1988, una nuova promozione in serie A. Tuttora è direttore tecnico di una società calcistica marchigiana: la Futsal Fabriano. Attualmente Palanca vive a Camerino dove gestisce insieme alla moglie un negozio di abbigliamento.
Fu soprannominato Piedino per via del suo piede che misurava solo 37. Le scarpe gli venivano fatte su misura da “Pantofola d’Oro”, negozio che aveva avuto clienti del calibro di Charles e Sivori.
(Fonte Wikipedia)