”Catanzaro va lentamente invecchiando. Dai dati della popolazione residente (fonte: Settore Servizi Demografici del Comune) nel quindicennio 1992-2006 il numero degli abitanti residenti e’ diminuito del 2%, da 96.469 a 94.612 unita’. Cio’ e’ dovuto alla riduzione del tasso di natalita’, 11 nati per 1.000 abitanti nel 1992 contro 8,5 nati per 1.000 abitanti nel 2006, al trasferimento di intere famiglie nei Comuni vicini nonche’ alle migliaia di giovani diplomati e laureati che si sono trasferiti per lavorare nel centro-nord del Paese”. Lo afferma Domenico Menniti, dirigenti di Sinistra Democratica ed ex Segretario regionale dalla Cgil Energia. ”Altri dati significativi: nel 1992 le persone di eta’ sino a 16 anni costituivano il 23,2% dei residenti passati nel 2006 al 17,4%, mentre le persone di eta’ da 60 anni a 100 anni ed oltre risultavano nel 1992 pari al 16% e nel 2006 al 21,8%, il segno tangibile – sostiene Menniti – dell’invecchiamento della citta’. Per i cittadini residenti in citta’ di eta’ da 16 a 60 anni pari al 60,8% oggi pesa un tasso di disoccupazione del 25% oltre al lavoro precario ed in nero e la non iscrizione nelle liste di collocamento.
Insomma e’ vigente nella citta’ un tasso di occupazione asfittica e non piu’ accettabile”.
”Diventa, pertanto prioritaria – secondo menniti – la grande questione del lavoro. Le istituzioni pubbliche (Regione, Comune e Provincia, Camera di Commercio) e le forze sociali ed economiche debbono fare fronte comune per promuovere un adeguato tessuto di iniziative nei settori della ricerca, delle professionalita’ specializzate e di eccellenza, delle attivita’ produttive”.
Insomma e’ vigente nella citta’ un tasso di occupazione asfittica e non piu’ accettabile”.
”Diventa, pertanto prioritaria – secondo menniti – la grande questione del lavoro. Le istituzioni pubbliche (Regione, Comune e Provincia, Camera di Commercio) e le forze sociali ed economiche debbono fare fronte comune per promuovere un adeguato tessuto di iniziative nei settori della ricerca, delle professionalita’ specializzate e di eccellenza, delle attivita’ produttive”.