Mercoledì 7 ottobre, dalle ore 9,30 in poi, si terrà, presso il Campus Universitario “Salvatore Venuta” di Germaneto, un presidio organizzato dagli studenti del corso di laurea in scienze infermieristiche indetto per sensibilizzare l’opinione pubblica e gli “addetti ai lavori” riguardo le problematiche che da tempo stanno interessando il corso già citato e l’organizzazione di tutte le professioni sanitarie. Vogliamo evidenziare che la manifestazione di mercoledì giunge solo dopo reiterate e disattese richieste di incontri da parte di noi studenti e dei nostri rappresentanti ed inoltre dopo l’invio di numerose note scritte alle quali è seguito, da parte dei destinatari, solo un silenzio incomprensibile. Un silenzio questo che, secondo noi, non deve e non può rappresentare la base del rapporto tra studenti e amministrazione della nostra facoltà, che invece noi vorremmo fosse fatta di merito e di momenti di confronto tra tutte le parti, così da poter contare su una facoltà contenitore positivo dove crescere e formarsi professionalmente. Ma quali sono i motivi che ci hanno portato a prendere questa decisione? Quali le problematiche che oggi coinvolgono noi studenti? Il nostro corso di laurea, ed ancor prima il coordinamento delle professioni sanitarie tutte, ha subito la variazione del personale che coordinava lo stesso e tutto ciò ha comportato una serie di disservizi e problemi che appaiono oggi di difficile soluzione. Tale variazione è più grave di quanto potrebbe apparire. Il corso di scienze in infermieristica è, infatti, un corso molto articolato e complesso, durante l’anno accademico si alternano lezioni, esami, verifiche e tirocini e proprio per questo, è facile capire, come il coordinamento interno pratico e tecnico rappresenta un aspetto fondamentale e molto delicato. Non vogliamo entrare nel merito della decisione che ha portato all’avvicendamento nella gestione del corso, anche se aspettiamo ancora di conoscerne i motivi, ma ciò che vogliamo sottolineare, non solo attraverso il sit-in di mercoledì, è la situazione oggettiva generata da questi cambiamenti. Partendo dal ritardo con il quale i corsi sono iniziati, passando per l’istituzione incomprensibile dei “tirocini a scelta” (?) e finendo con il paventato annullamento degli esami che costituiscono i c.d. corsi integrati se non ultimati entro dicembre 2007, si capisce come la situazione sia difficile. Se a quanto detto aggiungiamo, ancora una volta, il silenzio da parte degli organi competenti alle nostre legittime domande otteniamo motivi più che validi per lo svolgimento dell’iniziativa indetta per mercoledì prossimo. Vogliamo quindi delle spiegazioni , vogliamo delle rassicurazioni giustificate perché non crediamo che decisioni che comportano una sostanziale modifica dell’organizzazione interna, in senso negativo, possano essere prese sul percorso accademico di noi studenti e conseguentemente sulla nostra formazione professionale. Vogliamo sapere se chi amministra e chi gestisce ad oggi il nostro corso risponde ai requisiti richiesti dalla legge, per la quale il “coordinamento del tirocinio tecnico pratico deve essere di pertinenza del profilo professionale specifico del corso di laurea”. Vogliamo conoscere il motivo di tanto silenzio. Nei nostri precedenti comunicati, in forma privata ed ufficiale, abbiamo chiesto più volte la possibilità di incontri chiarificatori nei quali poter essere semplicemente ascoltati, nei quali poter esprimere le nostre preoccupazioni e le nostre idee, ma nulla ci è stato concesso. Riteniamo che tutto ciò comporta che, ancora una volta, come è giusto che sia, purtroppo, i problemi del nostro Ateneo siano messi alla luce del sole perché abbiamo profondamente a cuore le sorti della nostra Università che riteniamo essere un occasione di sviluppo socio-culturale del nostro territorio. Questa nostra speranza però, ne siamo consapevoli, sarà realtà solo se determinati comportamenti, determinati atteggiamenti saranno messi da parte per dar spazio solo all’organizzazione efficiente ed alla meritocrazia. Alla luce di quanto detto ci auguriamo la maggior possibile partecipazione da parte non solo degli studenti direttamente interessati, ma da parte di tutti gli studenti universitari, dei cittadini, delle associazioni e dei partiti che hanno a cuore i problemi del nostro Ateneo e quindi del nostro territorio.
Studenti del corso di laurea in infermieristica
Studenti delle professioni sanitarie.