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La banda Cittadino fa tappa a Marano (NA)

Trasferta infrasettimanale per i nostri ragazzi. A chi vorrà trovare le enrgie e la volontà di seguirli eccovi alcuni cenni sulla città di Marano, sede della gara.
Marano è una città abbastanza popolosa, consta di oltre 60.000 abitanti considerata come l’ultima propaggine dei Campi Flegrei. Il territorio di Marano è in gran parte collinoso e confina direttamente con Napoli a Nord – Est, su un versante della collina dei Camaldoli.L’economia maranese ruota intorno all’agricoltura e al settore commerciale; dimenticate antichissime e nobili arti tipicamente maranesi,come la fabbricazione delle ceste e delle scale. Una tradizione millenaria che portava i prodotti maranesi sui mercati di tutt’Italia. In crisi anche le due colture tipiche di Marano: i piselli denominati Santa Croce,e le ciliege, dette della Recca.Marano vanta una tradizione artigianale molto antica e sentita. L’industria delle ceste, soprattutto, contribuì alla nascita delle prime “Società operaie” di mutuo soccorso o dei sindacati degli sportellai. Il lavoro era a conduzione familiare ed ognuno concorreva, con una precisa distribuzione dei ruoli, alla realizzazione di manufatti assai diversificati. C’erano i “panari”, le “connole”, le “spaselle”, le sporte “vastase”, quelle per il pane, per i fiori, per i meloni, gli “sportoni”, i “cuperchi”, le “terzarole”, i “soprassari”, i “cunnulilli” ed i “forni”,alcuni cenni storici per avere l’ idea di una cittadina deturpata dal cemento riferiscono ch il territorio su cui sorge Marano di Napoli presenta tracce di presenza umana risalente all’ età neolitica. Insediamenti umani, databili ad ottomila anni fa, infatti, sono stati recentemente individuati sulla direttrice Marano-San Rocco. Dall’età neolitica fino agli Osco-Sanniti c’è un vuoto di circa seimila anni, ma si sa che gli Osci lasciarono tracce nella Masseria Spinosa, nell’area di Vallesana e nei pressi di Monteleone. Purtroppo ruspe impietose hanno distrutto ogni cosa; tuttavia questo popolo ci ha lasciato tre strade che ancora oggi sono percorribili: Cupa dei cani, Pendine e Cupa Orlando (Via Consularis Campana, per i Romani). Il territorio maranese è zeppo di tracce romane: la più importane testimonianza, nell’ambito dell’architettura funeraria in Campania, è il Mausoleo detto Ciaurro. Poco tempo fa Marano ha potuto conoscere cinque splendide statue rinvenute sul suo territorio, attualmente conservate nel Museo Archeologico di Napoli. Sullo Stadio Comunale sito in Via Falcone cì è da dire che è un buon impianto in cui i lavori di rifacimento della pista di atletica ha reso la struttura migliore di molti campi siti nel circondario napoletano. Infine una curiosità, da non perdere e la visita al mulino del principe che riceve le sue acque dalla sconnessione che attraversa Via Ferrigno.Per raggiungere Marano basta percorrere la Sa_Rc prendere l’ A3 direzione Caserta-Roma uscire in direzione Napoli e imboccata la E45 per Casoria si giunge alla Sp 1 direzione Calvizzano. Attraversata Casoria e Napoli si arriva a Marano. Distanza 425 Km durata del viaggio pari a circa 4 ore.

Giuseppe Luglio

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