BARCELLONA – Ci ha provato tante volte Salvatorino a cambiare maglia. Un bel campionato con l’Igea Virtus e poi via verso mete più ambiziose. Per tornare sempre a Barcellona a rigenerarsi dopo le delusioni. Stavolta ci prova con Catanzaro. Dopo due salvezze consecutive, conquistate grazie ai suoi 30 gol in 50 partite, l’Igea Virtus deve colmare ancora una volta il vuoto lasciato dal folletto crotonese. A Catanzaro è già diventato un idolo, dopo i due magici corner consecutivi d’inizio stagione. Molti acciacchi lo stanno frenando, ma i suoi minuti sono sempre di qualità. I tifosi sperano che, a fine anno, non debba tornare a Barcellona. Sarebbe un altro fallimento per Frisenda e per il Catanzaro.
VIVAIO MESSINESE – A pochi passi da Messina, l’Igea Virtus ha sempre sfruttato questa vicinanza per ottenere giovani in prestito dalla società del presidente Franza. Così anche quest’anno il mercato giallo-rosso è stato caratterizzato dagli arrivi di molti ragazzi in cerca di visibilità per lanciarsi nel grande calcio. Basti pensare che solo tre giocatori (Di Toro, Matinella e Panarello) hanno più di 27 anni per capire la filosofia del presidente Immacolato Bonina. Molto vicino all’abbandono della squadra in estate, il patron siciliano ha deciso di regalare un futuro all’Igea. Il progetto è stato abbracciato da Ezio Castellucci, che sfiorò la promozione in C1 con l’Igea nella stagione 2001-02. Anche il tecnico laziale è a caccia di riscatto dopo la sfortunata stagione a Melfi.
PERDITA DI QUALITÀ – Una stagione che si presenta tutta in salita per i siciliani che durante il mercato estivo hanno perso giocatori del calibro di Doumbia, Sanguinetti, Occhipinti, oltre al già citato Frisenda. Molti i ragazzi in prestito dal Messina: il centrale difensivo maltese Agius e il centravanti Montella (classe ’86), il ventenne terzino sinistro Ghosheh e l’esterno di centrocampo Ruiz, entrambi ventenni. I quattro giovani sono stabilmente titolari, in una squadra che manca inevitabilmente di esperienza. Le chiocce siciliane sono i due centrali di centrocampo: il confermatissimo Santo Matinella e il nuovo acquisto Di Toro, ex Pescara e Foggia, arrivato dall’Andria. Il nuovo portiere è Matteo Apuzzo, alla sua prima stagione da titolare nei professionisti. In difesa la bandiera è capitan Alizzi, ormai un veterano nonostante i suoi 27 anni. Il centrale gioca la sua undicesima stagione con la maglia giallo-rossa. Altri due acquisti di qualità sono il fantasista argentino Di Cosmo, pescato a Saluzzo e attualmente capocannoniere delle squadra con due reti, e il terzino ex Cosenza Campione, l’anno scorso a Melfi.
INIZIO DIFFICILE – Non facile per l’Igea l’avvio di stagione. I ritardi nella campagna acquisti non hanno permesso a Castellucci di lavorare con tranquillità. Con 8 punti in 7 partite, comunque, i siciliani navigano a metà di una classifica cortissima. Il successo di domenica scorsa a Monopoli (0-1 gol di Di Cosmo) ha restituito serenità all’ambiente. Un punto nelle prime quattro partite avevano fatto temere un tracollo. Invece nelle ultime tre partite, due vittorie (contro Vigor Lamezia e Monopoli) e un pari hanno migliorato una classifica fin lì deficitaria. Una squadra che ha scarsa qualità, ma ha un centrocampo roccioso: ne sono prova i soli 5 gol subiti a fronte dei 4 segnati. Castellucci non ha problemi per domani. L’unico dubbio è il solito ballottaggio tra Ruiz e D’Anna per la fascia sinistra del centrocampo. Per il resto formazione confermata con la coppia Montella-Di Cosmo in attacco.
PRECEDENTI AL D’ALCONTRES – Il Catanzaro non ha mai vinto nel piccolo stadio “D’Alcontres” di Barcellona, segnando solo un gol con Moscelli nel 2002. Questo è il quinto anno di sfide tra le due squadre. Negli otto precedenti si registrano un successo a testa e ben 6 pareggi. In Sicilia l’Igea vinsa il 5 maggio del 2002, all’ultima giornata di campionato, grazie a un gol di Formisano. In panchina c’era proprio Castellucci (su quella giallo-rossa sedeva per l’ultima volta Morgia) che, con quella vittoria, centrò il secondo posto finale (a un solo punto dal Martina) e andò a giocare la semifinale play-off contro il Foggia. L’Igea perse poi il treno-promozione, castigato da una doppietta proprio di Di Toro. L’anno scorso finì 0-0 nella quintultima gara di campionato, frustrando definitivamente i sogni play-off del Catanzaro.
VIVAIO MESSINESE – A pochi passi da Messina, l’Igea Virtus ha sempre sfruttato questa vicinanza per ottenere giovani in prestito dalla società del presidente Franza. Così anche quest’anno il mercato giallo-rosso è stato caratterizzato dagli arrivi di molti ragazzi in cerca di visibilità per lanciarsi nel grande calcio. Basti pensare che solo tre giocatori (Di Toro, Matinella e Panarello) hanno più di 27 anni per capire la filosofia del presidente Immacolato Bonina. Molto vicino all’abbandono della squadra in estate, il patron siciliano ha deciso di regalare un futuro all’Igea. Il progetto è stato abbracciato da Ezio Castellucci, che sfiorò la promozione in C1 con l’Igea nella stagione 2001-02. Anche il tecnico laziale è a caccia di riscatto dopo la sfortunata stagione a Melfi.
PERDITA DI QUALITÀ – Una stagione che si presenta tutta in salita per i siciliani che durante il mercato estivo hanno perso giocatori del calibro di Doumbia, Sanguinetti, Occhipinti, oltre al già citato Frisenda. Molti i ragazzi in prestito dal Messina: il centrale difensivo maltese Agius e il centravanti Montella (classe ’86), il ventenne terzino sinistro Ghosheh e l’esterno di centrocampo Ruiz, entrambi ventenni. I quattro giovani sono stabilmente titolari, in una squadra che manca inevitabilmente di esperienza. Le chiocce siciliane sono i due centrali di centrocampo: il confermatissimo Santo Matinella e il nuovo acquisto Di Toro, ex Pescara e Foggia, arrivato dall’Andria. Il nuovo portiere è Matteo Apuzzo, alla sua prima stagione da titolare nei professionisti. In difesa la bandiera è capitan Alizzi, ormai un veterano nonostante i suoi 27 anni. Il centrale gioca la sua undicesima stagione con la maglia giallo-rossa. Altri due acquisti di qualità sono il fantasista argentino Di Cosmo, pescato a Saluzzo e attualmente capocannoniere delle squadra con due reti, e il terzino ex Cosenza Campione, l’anno scorso a Melfi.
INIZIO DIFFICILE – Non facile per l’Igea l’avvio di stagione. I ritardi nella campagna acquisti non hanno permesso a Castellucci di lavorare con tranquillità. Con 8 punti in 7 partite, comunque, i siciliani navigano a metà di una classifica cortissima. Il successo di domenica scorsa a Monopoli (0-1 gol di Di Cosmo) ha restituito serenità all’ambiente. Un punto nelle prime quattro partite avevano fatto temere un tracollo. Invece nelle ultime tre partite, due vittorie (contro Vigor Lamezia e Monopoli) e un pari hanno migliorato una classifica fin lì deficitaria. Una squadra che ha scarsa qualità, ma ha un centrocampo roccioso: ne sono prova i soli 5 gol subiti a fronte dei 4 segnati. Castellucci non ha problemi per domani. L’unico dubbio è il solito ballottaggio tra Ruiz e D’Anna per la fascia sinistra del centrocampo. Per il resto formazione confermata con la coppia Montella-Di Cosmo in attacco.
PRECEDENTI AL D’ALCONTRES – Il Catanzaro non ha mai vinto nel piccolo stadio “D’Alcontres” di Barcellona, segnando solo un gol con Moscelli nel 2002. Questo è il quinto anno di sfide tra le due squadre. Negli otto precedenti si registrano un successo a testa e ben 6 pareggi. In Sicilia l’Igea vinsa il 5 maggio del 2002, all’ultima giornata di campionato, grazie a un gol di Formisano. In panchina c’era proprio Castellucci (su quella giallo-rossa sedeva per l’ultima volta Morgia) che, con quella vittoria, centrò il secondo posto finale (a un solo punto dal Martina) e andò a giocare la semifinale play-off contro il Foggia. L’Igea perse poi il treno-promozione, castigato da una doppietta proprio di Di Toro. L’anno scorso finì 0-0 nella quintultima gara di campionato, frustrando definitivamente i sogni play-off del Catanzaro.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Apuzzo; Campione, Agius, Alizzi, Ghosheh; Bonaffini, Matinella, Di Toro, D’Anna; Montella, Di Cosmo.
Ivan Pugliese