Trovandoci in pieno clima di battage antipolitico che imperversa un po’ dovunque in Italia, ci interessa focalizzare la relativa discussione sul livello cittadino dove, da quanto vediamo, non manca la tentazione di chi – umiliando la sana politica – preferisce nutrirsi di “passioni tristi”. Alludiamo a quella tristezza che spegne lo slancio vitale di cui sarebbero capaci non pochi soggetti individuali e collettivi della nostra città, alcuni dei quali presenti nel civico consesso. Ed è sempre questa tristezza che genera una frustrante condizione prodotta nelle singole coscienze dallo scarto tra le aspettative per Catanzaro e l’attuale agire politico, o meglio dallo scarto tra la sana politica e la mala politica. Se così non fosse, non riusciremmo a spiegarci come mai tante iniziative (anche in forma di mozioni) finalizzate a valorizzare la nostra città giacciono inermi da mesi senza essere portati in Consiglio Comunale. E’ il caso delle tante mozioni presentate dal nostro movimento che, pur inscrivendosi nella categoria del “bene comune”, trovano incomprensibili resistenze ad essere trattate e quindi approvate. Eppure si tratta di iniziative quali la conurbazione con l’hinterland, la creazione di farmacie comunali, l’istituzione delle Soprintendenze regionali attualmente dislocate con estremo disordine in tutta la regione, la richiesta di istituire l’ufficio della mobilità e la redazione di un piano urbano del traffico, la zona franca urbana nella vicina ed a noi cara Lamezia Terme, il completamento della strada del Savuto in modo da collegarla direttamente con la nuova rete viaria dell’area di Germaneto. Ci sono poi alcune nostre vecchie mozioni mai trattate che, col senno di poi, gridano vendetta: è il caso della richiesta avanzata nel febbraio scorso per istituire in città la Direzione Regionale delle Dogane; questa richiesta non è ancora pervenuta nell’aula consiliare ma, in compenso, è pervenuta proprio in queste ore la determinazione ministeriale che la istituisce in modo assolutamente arbitrario ed anomalo in riva allo Stretto, ciò che porterà le legittime istanze di Catanzaro per l’ennesima volta dinanzi al TAR. Ma il dovere politico non imponeva un’azione preventiva che ne facesse sentire il peso? E “CatanzaroNelCuore” non aveva forse lanciato l’allarme – colpevolmente inascoltato – in tempi non sospetti?
Stessa cosa dicasi per una nostra mozione risalente all’ottobre 2006 quando chiedevamo (e tuttora chiediamo) di intraprendere azioni per un miglior presidio del territorio anche attraverso l’istituzione del Reparto Mobile della Polizia di Stato: all’epoca ci fu detto che era una mozione inutile in quanto non vi era la copertura economica per nuove strutture in Italia, salvo leggere sui giornali che mercoledì 3 ottobre il ministero dell’Interno (la cui sezione specifica è diretta da Marco Minniti) ne istituisce una in provincia di Ancona! C’è poi la vicenda di queste ore, ossia il DRAG: stiamo ancora una volta sollevando un serio problema per allarmare l’amministrazione comunale su come continuino gli attacchi per minare la dignità ed il ruolo del capoluogo di regione.
E’ del tutto evidente che stiamo parlando di azioni che, se portate avanti, difendono e valorizzano il territorio. Ciononostante le “passioni tristi” sembrano prendere il sopravvento se è vero, ancora una volta, che nel prossimo Consiglio Comunale è inserita all’ordine del giorno un’inutile richiesta per intitolare a Bettino Craxi una via cittadina. Come non comprendere allora il fenomeno dell’antipolitica?
Eugenio Riccio – Pino Gualtieri
Gruppo ConsiliareMovimento Civico “CatanzaroNelCuore”