La Giunta della Confindustria provinciale di Catanzaro, presieduta da Giuseppe Speziali, ha incontrato il Prefetto di Catanzaro, Salvatore Montanaro per una riflessione sui temi della Sicurezza e della Legalita’, con particolare riferimento alle iniziative promosse, in altri territori, dal Sistema di Confindustria. ”Abbiamo discusso con il Prefetto – ha riferito il Presidente Speziali nel corso di una conferenza stampa – del caso verificatosi in Sicilia, dove la Confindustria regionale aveva, provocatoriamente, proposto di espellere gli imprenditori soci, che avessero pagato il pizzo. In realta’ la stessa Confindustria Sicilia, in appuntamenti nazionali, ha avuto modo di spiegare meglio il senso della provocazione. Per quanto ci riguarda riteniamo che l’imprenditore non possa essere punito due volte: obbligato a pagare il pizzo ed espulso dalla sua associazione. Per questo chiediamo misure serie di contrasto, dentro e fuori l’associazione, a fenomeni di tale portata”. Confindustria Catanzaro ha proposto al Prefetto – il quale si e’ dichiarato entusiasta dell’esito dell’incontro – di attivare un albo fornitori certificato, ”e non solo formalmente – ha precisato Speziali – ma anche attraverso una verifica di intelligence per appurare l’insussistenza di collusioni con fenomeni malavitosi. Riteniamo, inoltre, che una proposta seria sia quella di verificare anche l’eventuale collusione mafiosa di soci a vario grado legati alle societa’ che partecipano ai bandi di gara pubblici ma anche alle trattative con i privati”. Montanaro dal canto suo ha illustrato le importanti azioni di contrasto, avviate dal Governo sul versante della lotta alla criminalita’ organizzata, come la figura del ”Garante per la Sicurezza delle Imprese del Sud” , meglio conosciuta come Tutor Antiracket, la cui sperimentazione e’ prevista anche in Calabria ed, in particolare, a Lamezia Terme. Degli strumenti proposti da Confindustria – ha detto Montanaro – ”alcuni sono subito applicabili, come la certificazione antimafia dei fornitori, altri andranno studiati in sede di nuove applicazioni normative”.
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