Avversario di turno

La matricola Noicattaro all’esame dei professionisti

Problemi in difesa per la squadra barese degli ex Moscelli e Savio

NOICATTARO – L’urlo di gioia del “Flaminio” e le lacrime del “Ceravolo”. Due rigori. L’esperienza a Catanzaro di Fabio Moscelli si può sintetizzare in questi due fermo-immagine. Due anni in giallo-rosso (e 26 gol segnati), due rigori che marchiano nel bene e nel male due passaggi delicati della storia del Catanzaro. Il gol contro la Lodigiani e la sua arrampicata verso i tifosi giallo-rossi segnarono la prima partita dell’era Parente. Sembrava l’inizio della rinascita dopo gli anni bui della gestione Mancuso. L’errore fatale nella finale play-off contro l’Acireale e le sue lacrime a fine partita furono il simbolo del suo addio e dell’ennesimo fallimento tecnico del Catanzaro, prima del ripescaggio estivo. Sono passati più di 4 anni, ma il ricordo di quel rigore sbagliato è incancellabile. Il sigillo conclusivo su un rapporto di amore/odio tra Moscelli e il popolo giallo-rosso.
ESORDIO TRA I PROFESSIONISTI – Dopo 4 stagioni tra Ravenna, Cisco Roma e Legnano, il folletto barese è stato coinvolto nel progetto-Noicattaro, una piccola cittadina a un passo dalla sua città, al suo primo campionato tra i professionisti. Un miracolo riuscito a Enrico Tatò, 44enne ingegnere pugliese, che ha traghettato i pugliesi alla clamorosa promozione. La scelta del nuovo allenatore, dopo l’addio di Del Rosso, è ricaduta su Giuseppe Giusto, ex mediano del Bari, l’anno scorso sulla panchina del Brindisi. La squadra che ha vinto lo scorso campionato di serie D è stata puntellata con un paio di elementi per reparto. Nel pacchetto arretrato sono arrivati il centrale difensivo Di Muro (dopo due ottime stagioni a Lamezia) e il 36enne portiere Sassanelli, che ha preso il posto del giovanissimo Ciilli dopo la sconfitta per 4-5 contro la Sangiuseppese. A centrocampo due innesti non di primo piano: De Santis (ex Manfredonia) e Piccinni, del Bari, l’anno scorso a Vasto. In attacco, infine, oltre a Moscelli è arrivato Garofalo, autore nell’ultima stagione di un solo gol con la maglia del Monopoli.
UN ALTRO EX STORICO – Tra i giocatori confermati ce n’è uno che ha vestito a inizio carriera la maglia giallo-rossa. Si tratta di Massimo Savio, ormai 38enne, roccioso difensore che collezionò ben 162 presenze e 1 gol in cinque anni al “Ceravolo”, a partire dalla stagione ’90-91, quella della retrocessione dopo lo spareggio di Nola. Il resto del telaio imbastito da Giusto è rimasto sostanzialmente invariato rispetto alla scorsa stagione. Prima di ripiegare sul 4-4-2, il tecnico ha provato un modulo più offensivo con la difesa a tre e il trequartista (Zotti) dietro alle due punte Moscelli e Suarez (o Caputo). A centrocampo un altro “nonnetto”, Michele Menolascina, ha il compito di cucire il gioco, affiancato da Sangirardi. Sulle ali giocano Linardi a destra e lo stesso Zotti a sinistra, il classico fantasista che si defila per garantire più equilibrio ma sostanzialmente libero di accentrarsi e far male. Zotti, nello scorso campionato ha trascinato la sua squadra con 17 gol.
DIFESA DA BRIVIDI – Le note dolenti arrivano dalla difesa, la più perforata, fin qui, del girone. L’innesto di Di Muro accanto a capitan Sabini non ha portato ancora i frutti sperati. La squalifica dello stesso Sabini e gli infortuni di Di Muro, Sassarini e Landi hanno fatto il resto. L’esperimento con la difesa a tre per ora è abortito. Con il 4-4-2 il Noicattaro ha riconquistato fiducia a Vibo, vincendo la gara con una splendida punizione di Zotti e riuscendo a non subire reti per la prima volta nella stagione (nona partita ufficiale). Oltre alla vittoria di Vibo, il Noicattaro aveva battuto solo il Melfi (3-1), perdendo con Scafatese e Cassino, oltre che l’incredibile partita con la Sangiuseppese. Il capocannoniere è Moscelli, grazie all’inutile tripletta di due domeniche fa, ma l’uomo più pericoloso è Zotti, specialista sui calci piazzati. Domenica dovrebbero essere a disposizione sia Di Muro che Sassarini. È possibile che Giusto inserisca l’ex vigorino accanto a Sabini, con De Giorgi a destra e Savio a sinistra. In lizza anche De Lorenzis per un posto al centro della difesa o a sinistra. Il resto della formazione dovrebbe ricalcare quella vittoriosa a Vibo, con la conferma del ventenne Caputo in attacco al fianco di Moscelli. Solo panchina per l’argentino Suarez.

PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Sassanelli; De Giorgi, Sabini, Di Muro (De Lorenzis), Savio; Linardi, Sangirardi, Menolascina, Zotti; Caputo, Moscelli. All.: Giusto.

Ivan Pugliese

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Redazione

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