Catanzaro – Scafatese 1-1 La Cronaca

Piccolo Catanzaro che nemmeno in doppia superiorità numerica riesce a portare via i tre punti ai campani di Favarin.

Catanzaro – Scafatese 1 – 1 (1 – 0)
Marcatori: 37′ Frisenda, 28′ st Perna

Catanzaro : Mancinelli, Gimmelli (dal 35’ st Ferrigno), Tomi (dal 26’ st Bueno), Caccavale, Di Meglio, Benincasa, Alessandro (dal 14’ st Morleo), Coppola, Sarli, Frisenda, Merito.
Panchina: Ferrante, De Franco, Ciano, Berardi. All.Silipo
Scafatese : Di Dio, D’Ambrosio, Spinelli, Rocco, Peruzzi, Terracciano, Amita, Panepinto (dal 43’ st Scrò), Perna (dal 50’ st De Luca), Montalto (dall’11’ st Mandolino), Onesti.
Panchina: Afeltra, Briotti, Marotta, De Crescenzo. All.Favarin
Arbitro : Magno di Catania
Note : Angoli 14-1 per il Catanzaro,Fuorigioco 3 Catanzaro, 1 Scafatese. Ammoniti Spinelli, Panepinto (Scafatese) Frisenda, Morleo (Catanzaro). Espulsi Amita e Rocco (Scafatese) Recupero 3’/6′

Catanzaro – Partiamo dalla fine, con il pubblico del Ceravolo che tributa un applauso sincero alla Scafatese, che è riuscita, in 9 contro 11, a ribaltare e a raddrizzare uno svantaggio che forse in parità numerica non avrebbe meritato. Ritorniamo quindi al principio, con un Catanzaro che si presentava, fino all’immediata vigilia, con molti buchi nella formazione tipo. Silipo riesce a recuperare il solo Frisenda, e porta in panchina sia Ferrigno che Bueno. A causa di problemi riguardanti l’ingresso alla tribuna numerata da parte dei giornalisti accreditati, che speriamo la società giallorossa risolva al più presto, non possiamo riferirvi dei primi 15 minuti di gioco. La prima sorpresa la riserva la posizione sulle panchine delle due squadre, invertite rispetto al solito, per motivi che ancora ci rimangono ignoti. Al 24’ il Catanzaro ottiene due corner consecutivi, grazie ad una buona iniziativa del solito Frisenda. Intorno al 28’ è la Scafatese che ci prova con una serie di scambi dei suoi attaccanti, ma i risultati sono scarsi. Al 29’ cross pericoloso di Tomi per Sarli, che non riesce ad impensierire Di Dio. Al 31’ insidiosa punizione di Panepinto che esce di poco alta. Al 32’ c’è un contatto a centrocampo fra Coppola e Spinelli, l’arbitro non interviene, il centrocampista ospite rincorre l’avversario per cercare di farsi giustizia da sé, ma trova sulla sua strada Benincasa che diventa così il destinatario di un brutto fallo, questo intervento fa accendere una violenta mischia tra i giocatori, dalla quale l’arbitro Magno giudica colpevole il numero sette Amita, che viene espulso. Superiorità numerica che viene subito sfruttata dagli uomini di Silipo, che al 37’ con una azione iniziata da uno splendido lancio di Benincasa, con Peruzzi non certamente impeccabile nell’intervento difensivo, che trova Frisenda pronto a scattare verso Di Dio ed a batterlo per la rete del vantaggio. Appena rientrato a centrocampo il numero dieci giallorosso riceve l’ammonizione per eccesso di esultanza, segnalata dal guardalinee, dovuta ad un calcio indirizzato verso la bandierina del calcio d’angolo. Subito dopo ammonizione anche per Panepinto, che esce in anticipo dalla barriera, in occasione di un calcio di punizione per il Catanzaro. Al 41’ punizione di Tomi che esce di poco fuori. Al 43’ assist di Sarli per Alessandro che trova una deviazione sulla sua conclusione e si guadagna un angolo. Al 45’ ancora Sarli che con un buon esterno cerca di imbeccare Frisenda, anticipato da Di Dio al limite dell’area. Sul lato destro del campo, dopo l’espulsione di Amita, si sono aperte spazi molto ampi per Alessandro, che però viene servito raramente dai suoi compagni. All’ultimo minuto di gioco, il 48’, il primo tempo si chiude con una punizione di Tomi cha Sarli devia di testa oltre la traversa. Squadre al riposo con il Catanzaro in vantaggio per una rete a zero. Nessun cambio durante l’intervallo, e quindi confermati gli schieramenti iniziali, con la Scafatese in inferiorità numerica. E’ il Catanzaro a spingere da subito sull’accelleratore alla ricerca della seconda rete, con Sarli pericoloso già al 1’ con un tiro alto. Al 4’ ancora una buona sponda dell’attaccante, che tra l’altro era l’ex di turno, per Alessandro che trova una deviazione in angolo sul suo tiro. Al 6’ Sarli si trova solo davanti a Di Dio, ma si decentra e non riesce a trovare una conclusione ad incrociare, tiro sul primo palo e Di Dio si salva in angolo. Al 7’ seconda espulsione per la Scafatese, brutto fallo a centrocampo di Rocco su Merito, per interrompere il contropiede giallorosso, e nessuna esitazione per Magno che spedisce anzitempo negli spogliatoi il numero 4 campano. Nella situazione di 11 contro 9, ci si sarebbe aspettato un Catanzaro arrembante e deciso a chiudere la partita con la seconda rete, ma così purtroppo non è stato. Al 10’ ancora una punizione per gli uomini di Silipo, tira il solito Sarli, che ancora una volta non inquadra la porta. All’11 esce Montalto ed entra Mandolino per la Scafatese. Al 12’ prime avvisaglie di pericolo da parte della Scafatese, che in contropiede, con un scambio tra Onesti e Spinelli, sfiora la rete. Al 14’ Silipo fa entrare, ed è sicuramente un gradito ritorno, Archimede Morleo per Alessandro, con conseguente spostamento di Merito sulla fascia destra per far spazio a sinistra al nuovo entrato. Al 15’ cross di Merito per Frisenda che colpisce di testa debolmente. Al 20’ si vede anche Morleo che effettua un tiro-cross che esce di poco fuori, con Merito che arriva con qualche centimetro di ritardo. Al 25’ primo tiro da fuori, nello specchio della porta, per il Catanzaro, lo effettua Benincasa che impegna Di Dio in una difficile parata in angolo. Al 26’ esce Tomi per far posto a Bueno, con Morleo che arretra sulla linea difensiva, scelta che forse influirà molto, rendimento dei singoli a parte, sull’esito finale della gara. Al 28’ punizione da poco fuori l’area di rigore per la Scafatese, il tiro del capitano Terracciano non è irresistibile, ma la frittata è confezionata: la palla rimbalza proprio davanti a Mancinelli che respinge in maniera goffa al centro dell’area, sulla sfera prima di uno spaesato Caccavale arriva Perna, fino a quel momento ben controllato dalla difesa giallorosa, che sfrutta al meglio il mezzo metro di libertà e realizza il gol del pareggio. Amarezza e delusione sugli spalti, ma molta speranza di poter ancora agguantare l’intera posta in palio. Il Catanzaro prova a riprendere a macinare gioco, già al 30’ con un doppio angolo che non produce effetti. Il gioco non è fluido, e sembra che nessuno si danni l’anima per raggiungere un nuovo vantaggio, ma questa è una valutazione personale. Al 31’ si vede anche Bueno con una girata alta. Al 34’ Morleo è costretto al fallo da dietro su Perna, lanciato in contropiede verso Mancinelli, Magno lo grazia e lo punisce solo con il giallo. Al 35’ Silipo tenta il tutto per tutto, esce Gimmelli ed entra Ferrigno. Intorno al 40’ azioni a percussione per i giallorossi, ma la palla spesso e volentieri viene scodellata in mezzo con poco criterio. Al 41’ proteste catanzaresi per un fallo di mano di Terracciano al limite dell’area, ma l’arbitro concede solo la punizione dal limite, tiro di Morleo deviato in angolo. Al 43’ esce Panepinto ed entra Scrò. Al 44’ prima Sarli e poi Frisenda concludono debolmente dall’interno dell’area di rigore. Al 47’ è Bueno a trovarsi in ottima posizione ma il colpo di testa in area è debole. Al 50’ esce Perna, buona la sua prova, ed entra De Luca. Nel recupero Perna viene agganciato in area da Mancinelli, dopo averlo anticipato, ma l’arbitro non interviene e grazia ancora una volta il Catanzaro. Fischio finale ed abbraccio a centrocampo per gli uomini di Favarin, che giustamente esultano per un punto che forse nemmeno pensavano di poter portare via, la loro uscita dal campo è accompagnata dagli applausi sinceri già raccontati in apertura di questa cronaca.
Corrado Ab.Corradini

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