Accolgo di buon grado la certezza espressa da Wanda Ferro secondo la quale “la notte piccante sarà un momento di crescita per la nostra città che va ben oltre il sicuro divertimento e le tante iniziative culturali e di spettacolo, offrendo ai cittadini ed agli ospiti che si preannunciano numerosi una grande occasione per conoscere meglio e per apprezzare il patrimonio artistico e le tradizioni gastronomiche del centro storico cittadino”. E’ esattamente questo l’intento dell’Assessorato al Turismo e dell’intera amministrazione comunale che, a fronte di risorse davvero esigue, stanno mettendo in campo diverse iniziative al fine di rendere vivace e pulsante la notte del 29 settembre.
Spiace però constatare che la consigliera di AN non riesca a rinunciare al suo vizietto di trovare affannosamente il pelo nell’uovo pur di aggredire qualsiasi cosa provenga dall’ambiente di “CatanzaroNelCuore”, associazione che ho l’onore di rappresentare in seno alla giunta Olivo e che mantiene con coerenza la sua equidistanza tanto dagli ideologismi della destra quanto dalla sinistra. Wanda Ferro sembra essersi scandalizzata per il manifesto pubblicitario che promuove il primo evento notturno che si sia mai organizzato nel capoluogo di regione. Francamente mi dispiace che si sia irritata così tanto, ma d’altronde il peperoncino presenta questi effetti collaterali!
Secondo la signora di AN il manifesto in questione sarebbe volgare e rappresenterebbe una caduta di stile al punto da far imbestialire tanti cittadini. Strano però che i primi e numerosi commenti che ci giungono vanno nella direzione opposta da quella “immaginata” dalla Ferro. Informo la multiconsigliera comunale, nonché provinciale, che ciò che ella definisce “promozione scellerata” è il frutto del lavoro di Giovanni Audino, uno dei più grandi professionisti della comunicazione pubblicitaria. Né si può parlare di caduta di stile paragonando il nostro manifesto a quelli usati da altre città per le loro notti bianche; il paragone non regge per la semplice ragione che a Catanzaro abbiamo volutamente puntato su una netta differenziazione rispetto allo standard già visto in Italia: agli altri piace bianca…a noi piace piccante! Il piccante, dunque il peperoncino, è l’elemento identificativo della kermesse e come tale assurge anche al ruolo di protagonista nella comunicazione. La donna che viene rappresentata nel manifesto non è volgare, né nuda, salvo voler a tutti i costi guardarla con i canoni del bacchettonismo. Anzi la donna del nostro manifesto ha un’espressione dolce. Voglio poi ricordare a Wanda Ferro che, di norma, in ambito pubblicitario la donna rappresenta la bellezza, l’uomo la forza e le figure gay la trasgressione. Pertanto l’associazione donna-bellezza abbiamo voluto utilizzarla per evocare la bellezza del nostro centro storico. E’ evidente che la donna-bellezza rappresentativa della “notte piccante” fosse vestita di peperoncini e, tipicamente, di quelli rossi. Il rosso infatti evidenzia passione, entusiasmo e dinamicità, tutti elementi positivi con cui vogliamo trasmettere una nuova immagine della nostra amata città. E per concludere, le ali della bellissima ragazza esposta sul manifesto hanno un ulteriore significato che rimanda all’idea del movimento e del voler andare avanti.
Insomma, al di là delle inutili polemiche nelle quali Wanda Ferro sembra esercitarsi di sovente, la comunicazione istituzionale della “notte piccante” fa emergere dei significati ben definiti. Se poi volessimo dirla tutta, bisognerebbe ricordare alla gentile signora di AN che pochi anni fa la Regione Calabria utilizzò un’analoga comunicazione per pubblicizzare negli aeroporti europei la nostra terra: chi non ricorda Penelope Cruz ricoperta di peperoncini? Non mi risulta che all’epoca la Ferro abbia avanzato le sue vibrate proteste contro quel manifesto o che lo abbia definito una caduta di stile, irritante, irriguardoso, volgare. Da quì la mia convinzione che la cara Wanda parli per partito preso, con un pregiudizio a cui siamo ormai abituati e che comunque – per rimanere in tema – procura al nostro movimento un’ottima pubblicità. Di questo la ringrazio sinceramente e mi pregio di anticiparle l’invio di un mazzo di rose e peperoncini in segno di concordia.
Quanto alla volgarità più volte richiamata dalla consigliera di AN, fatti salvi i canoni oggettivamente condivisibili, è risaputo che una qualsiasi cosa sia giudicata triviale o priva di buon gusto non per la cosa in sé ma in funzione dell’elaborazione mentale e culturale che ognuno soggettivamente fa. A differenze delle normalissime “notti bianche, il manifesto della “notte piccante” esprime dunque bellezza, dinamicità e passione, tutti elementi che riconosco a Wanda Ferro; a cui perciò rivolgo l’invito ad abbandonare toni polemici e ad essere costruttiva e…piccante.
Roberto Talarico – Ass. Turismo Comune di Catanzaro