Ressa alla rivendite: probabilmente sarà battuto il record di
18.000 presenze
Catanzaro, caccia al biglietto
Ferrigno acciaccato, confermato il forfait di Corazzini
CATANZARO Â In casa giallorossa si respira ottimismo riguardo all’ampliamento
della capienza del “Ceravolo”. Stamattina si riunirà la Commissione
di vigilanza che decreterà , con precisione, il numero di posti disponibili
per la gara di ritorno della finale play off Catanzaro-Acireale. GiÃ
da lunedì scorso sembrava, a ogni modo, probabile che i tagliandi disponibili
per l’evento fossero 20.000. Se questo dato fosse confermato anche dalla vendita
di tutti i biglietti a disposizione, si superebbe il record di presenze di serie
C2 registrato nel capoluogo. Nella finale con il Sora di due anni fa, infatti,
gli spettatori furono 18.000. Un primato che potrebbe essere raggiunto, se è
vero com’è vero che in città , nella giornata di ieri, è
cominciata la ressa per accaparrarsi i biglietti della finalissima.
Le abituali prevendite, sparse in tutta la provincia, sono state prese d’assalto
fino alla chiusura degli stessi esercizi commerciali. La società di via
Lombardi comunica, inoltre, che “i biglietti sono stati messi in vendita
solo ed esclusivamente per i possessori del tagliando di Catanzaro-Nocerina.
Tale diritto di prelazione potrà essere esercitato fino alle 12 di venerdì
13 giugno. Si comunica inoltre che i tagliandi del settore curva Massimo Capraro
saranno disponibili in tutte le prevendite, mentre i biglietti della tribuna
numerata verranno messi in vendita esclusivamente presso la sede dell’Us Catanzaro
in Via Lombardi numero 6. Si ricorda che presso tutte le prevendite abituali
sono in vendita gli abbonamenti della stagione 2003/2004 del Catanzaro con lo
stesso prezzo dello scorso campionato solo fino al 15 giugno”.
I tagliandi che, invece, l’Acireale riceverà , saranno 1.500. Difficilmente,
però, il sodalizio granata riuscirà a piazzare sul mercato tutti
i ticket riservati per i propri tifosi. Nell’ultima trasferta di Brindisi, infatti,
i supporter siciliani erano solamente in 500.
Nella giornata di ieri, intanto, il caldo ha giocato un brutto scherzo alla
squadra giallorossa. Nella mattinata, la truppa di Dellisanti si è allenata
regolarmente. Quando, però, è arrivato il momento di riprendere
il lavoro pomeridiano, Ciardiello e compagni si sono dovuti arrendere all’afa
asfissiante avvertita ieri nel capoluogo. Qualche preoccupazione arriva anche
da Fabrizio Ferrigno che in Sicilia ha rimediato un altro infortunio. Il centrocampista
ha lavorato a parte anche ieri. Dovrebbe, in ogni caso, scendere in campo domenica
prossima. La fascia sinistra soffrirà ancora la mancanza di Marcello
Corazzini, che ha chiuso anticipatamente la stagione a Nocera Inferiore. Al
suo posto, giocherà Lo Giudice, come già avvenuto ad Acireale
in gara uno.
L’altra grana per il tecnico pugliese è rappresentata dalla squalifica
di Ascoli. Il centrocampista potrebbe essere sostituito da Ambrosino, o più
probabilmente da Basile. La partitella di oggi pomeriggio dovrebbe sciogliere
il dubbio del trainer giallorosso.
Intanto, l’associazione “Petrusinu ogni minestra” manda il suo personale
in bocca al lupo alla squadra: «Domenica prossima – si legge nel documento
dell’associazione – l’Us Catanzaro 1929 avrà bisogno del sostegno di
tutti coloro che si recheranno al Ceravolo in occasione della finalissima con
l’Acireale, la nostra associazione come in precedenza fatto invita tutti i catanzaresi
a gremire le scalee dello stadio incitando dall’inizio fino al triplice fischio
dell’arbitro le magiche aquile. Consci dell’importanza dell’avvenimento e della
passione del pubblico catanzarese, che anche in questo campionato ha dimostrato
di non aver eguali, chiediamo a tutti di tirare fuori l’orgoglio e a passione
che da sempre ci ha contraddistinto sostenendo la nostra squadra fino alla vittoria.
Il nostro motto “na sciarpa na bandiera e u sangu all’occhi!” racchiudono
questi sentimenti coloriamo il vecchio militare, gridiamo a tutto il mondo il
nostro amore per la squadra della nostra città , facciamo esplodere la
nostra gioia in un boato che farà tremar la terra ed il mar!!!!!! forza
Catanzaro».
Enrico Foresta – Il Quotidiano
Parla il capitano della squadra etnea
Bonanno: “Ceravolo” arma a doppio taglio
ACIREALE – La comprensibile delusione, per il mancato successo di domenica
nella prima delle due finali dei play off è ormai sopita. I granata sono
consapevoli che a Catanzaro si può, anzi, si deve tentare l’impresa perché
il sogno della C1 non può essere solo accarezzato, ma deve essere conquistato,
lottando con le unghie e con i denti.
Al Ceravolo l’ambiente sarà incandescente, solo la serenità e
la convinzione degli uomini di Costantini potrà sovvertire qualsiasi
pronostico. E’ vero che l’Acireale avrà assenze importanti ma questo
vale poco parola di capitan Bonanno. «Il rammarico più grande non
è saltare il ritorno, ma eventualmente non centrare questo obiettivo
per noi importante. Per me sarebbe il coronamento di una carriera riuscire ha
conquistare questa promozione proprio con il mio Acireale».
A Catanzaro troverete una autentica bolgia. «Il pubblico potrebbe risultare
un arma a doppio taglio, i catanzaresi credo che ancora oggi abbiano la partita
contro il Sora davanti agli occhi; dico che solo il destino deciderÃ
tutto e se dobbiamo essere noi i predestinati allora nessuno potrà toglierci
questa C1, neanche i 25 mila del Ceravolo».
Oltre a te mancheranno anche Anastasi e Cardinale. «Sono sicuro che i
miei compagni che andranno in campo daranno il massimo, faranno sicuramente
bene». I tifosi dell’Acireale verranno in massa. «Sono meravigliosi:
lo hanno dimostrato anche domenica lo facciamo anche per loro meritano palcoscenici
migliori della C2».
ALLENAMENTO. E’ proseguita ieri pomeriggio al Tupparello la preparazione . La
parte iniziale della seduta è stata incentrata sulla parte atletica,
nella parte finale , partitelle a tema su porzione di campo. Lavoro differenziato
per gli attaccanti Mastrollilli e Russo, mentre ha ripreso a lavorare insieme
ai compagni l’altro attaccante Ventura dopo un giorno di stop.
Attilio Scuderi – Il Quotidiano