È stato completamente distrutto dalle fiamme, nel primo pomeriggio di ieri, il negozio “La casa del corredo”. L’incendio, sulle cui cause sono in corso verifiche da parte delle forze dell’ordine, è divampato poco prima delle 15 all’interno dell’esercizio commerciale ubicato al civico 261 di corso Mazzini, all’altezza di piazza Roma. Sul posto sono immediatamente giunti i Vigili del fuoco, allertati da alcuni operai che stavano effettuando lavori di manutenzione in un appartamento limitrofo. Il corso Mazzini è stato chiuso da Bellavista a piazza Le Pera per motivi di sicurezza, mentre il fuoco è stato spento nel giro di pochi minuti. Ma degli arredi e del materiale contenuto nel negozio non è rimasto nulla; soltanto cenere e oggetti bruciacchiati. I danni, secondo una prima e molto sommaria stima, ammonterebbero ad alcune decine di migliaia di euro. D’altronde, la natura stessa della merce posta in vendita (stoffe e tessuti) ha favorito il rapido propagarsi delle fiamme.
Le indagini sull’episodio sono affidate alla Questura. Ai primi accertamenti dei Vdf hanno partecipato anche alcuni ispettori della Polizia scientifica. Non si esclude alcuna pista, dal cortocircuito all’incendio colposo o doloso. In queste ore gli inquirenti stanno valutando tutti gli elementi raccolti sul posto. L’orario del rogo lascerebbe propendere per le cause accidentali, mentre l’accesso principale del negozio, che era stato regolarmente chiuso intorno alle 12.30, non presentava segni di effrazione. Verifiche sono ancora in corso, invece, sull’accesso secondario che si affaccia su un cortile interno. Fra l’altro, le fiamme sarebbero scoccate nella parte posteriore dell’esercizio. Nessuno avrebbe notato particolari sospetti, anche perché a quell’ora negozi limitrofi (c’è un’agenzia immobiliare) e studi professionali erano chiusi per la pausa pranzo. Qualcuno potrebbe aver gettato nel negozio una cicca di sigaretta accesa o potrebbe essersi trattato di un cortocircuito e le fiamme, in presenza di materiale particolarmente infiammabile, si sarebbero propagate con enorme rapidità.
Gli inquirenti hanno immediatamente sentito il proprietario del negozio, piuttosto conosciuto in città, che ha assicurato di non aver mai subìto minacce o richieste estorsive. Raccolte sul posto anche le testimonianze degli operai che hanno lanciato l’allarme: agli investigatori hanno raccontato di quella fiammata improvvisa che, rotta la vetrina, ha raggiunto corso Mazzini. È stata accompagnata in Questura anche una donna che ha riportato un lieve malore a causa della forte emozione ed è stata soccorsa sul posto dai medici del 118. Le sue condizioni non destavano particolari preoccupazioni, tant’è che la signora non ha ritenuto necessario il trasporto in ospedale.
Accertamenti sono stati effettuati dai Vigili del fuoco anche negli edifici limitrofi: nessun immobile ha riportato danni strutturali, ma è stato necessario interrompere temporaneamente l’erogazione dell’energia elettrica per evitare cortocircuiti.
Le indagini sull’episodio sono affidate alla Questura. Ai primi accertamenti dei Vdf hanno partecipato anche alcuni ispettori della Polizia scientifica. Non si esclude alcuna pista, dal cortocircuito all’incendio colposo o doloso. In queste ore gli inquirenti stanno valutando tutti gli elementi raccolti sul posto. L’orario del rogo lascerebbe propendere per le cause accidentali, mentre l’accesso principale del negozio, che era stato regolarmente chiuso intorno alle 12.30, non presentava segni di effrazione. Verifiche sono ancora in corso, invece, sull’accesso secondario che si affaccia su un cortile interno. Fra l’altro, le fiamme sarebbero scoccate nella parte posteriore dell’esercizio. Nessuno avrebbe notato particolari sospetti, anche perché a quell’ora negozi limitrofi (c’è un’agenzia immobiliare) e studi professionali erano chiusi per la pausa pranzo. Qualcuno potrebbe aver gettato nel negozio una cicca di sigaretta accesa o potrebbe essersi trattato di un cortocircuito e le fiamme, in presenza di materiale particolarmente infiammabile, si sarebbero propagate con enorme rapidità.
Gli inquirenti hanno immediatamente sentito il proprietario del negozio, piuttosto conosciuto in città, che ha assicurato di non aver mai subìto minacce o richieste estorsive. Raccolte sul posto anche le testimonianze degli operai che hanno lanciato l’allarme: agli investigatori hanno raccontato di quella fiammata improvvisa che, rotta la vetrina, ha raggiunto corso Mazzini. È stata accompagnata in Questura anche una donna che ha riportato un lieve malore a causa della forte emozione ed è stata soccorsa sul posto dai medici del 118. Le sue condizioni non destavano particolari preoccupazioni, tant’è che la signora non ha ritenuto necessario il trasporto in ospedale.
Accertamenti sono stati effettuati dai Vigili del fuoco anche negli edifici limitrofi: nessun immobile ha riportato danni strutturali, ma è stato necessario interrompere temporaneamente l’erogazione dell’energia elettrica per evitare cortocircuiti.
Giuseppe Lo Re – Gazzetta del sud