Al via la prima edizione della rassegna “CINEMA E ARTE” presso il centro polivalente per giovani di via fontana vecchia a catanzaro, l’8 e 9 settembre 2007
Ai nastri di partenza la prima edizione della rassegna Cinematografica “il Cinema e l’arte”, che si svolgerà nel corso di questo secondo w-end di settembre presso il Centro Polivalente per Giovani di via fontana vecchia, a Catanzaro. L’associazione culturale Freezone che ne ha curato la selezione artistica, dopo il grande successo riscosso dal Main Street Festival di Copanello, è ancora vicina alla diffusione della cultura in ambito giovanile, con l’obiettivo di esplorare alcune pellicole cinematografiche di grandi registi che hanno indagato sul mondo dell’arte. La rassegna prevede due documentari originali dedicati rispettivamente a Mimmo Rotella (“L’ora della lucertola”) e Pablo Picasso (“Le mystere Picassò”), e due lungometraggi che esplorano le vite private e artistiche di due grandissimi pittori contemporanei (Jackson Pollock e Jean Michel Basquiat), che si divideranno equamente le giornate di proiezione previste per l’8 e il 9, portando a conoscenza del pubblico la loro vita le loro opere e soprattutto la loro vita interiore, divisa tra il successo e la responsabilità di essere grandi artisti. Dalla nascita del cinema, sono tantissime le citazioni che i registi hanno fatto alle opere dei grandi pittori del passato i quali sono stati anche fonte di ispirazione per la realizzazione di numerose pellicole ad essi dedicate. Se assai più recente è il documentario di Calopresti sull’estro (e orgoglio catanzarese) di Mimmo Rotella (2004), molto datato e unico nel suo genere quello di Picasso (1956), firmato da un grande regista Francese G. Clouzot, capace di spronare l’immaginifico pittore spagnolo nella realizzazione di alcune opere che lui riesce addirittura a filmare in diretta, portando all’esterno di quello studio la magia e l’arte del suo grande e inimitabile genio. Sulle altre due pellicole è stato davvero incredibile il lavoro compiuto da Ed Harris, uno dei migliori attori americani, per dieci anni ha fatto congetture sul soggetto del suo film d’esordio come regista: Jackson Pollock, un maestro dell’astrattismo. Il compendio, la monografia divulgativa, la fotocopia cinematografica di una galleria d’arte sono le scorciatoie delle pellicole sui pittori, maledetti o celebri. Harris è stato capace di impossessarsi del fantasma e della psicologia comportamentale di Pollock, mettendone in scena il lavoro e la vita; i rapporti con artisti e mecenati; la musica che lo ha influenzato (meravigliosa e storica è la copertina per “Free Jazz”, il capolavoro visionario di Ornette Coleman) e le tensioni con la madre. Basquiat invece racconta in toni certamente più vicini alla favola che al documentario, la vicenda di uno dei pittori più acclamati, mitologizzati e idolatrati (quanto forse misinterpretati) di tutti gli anni Ottanta. Ritratto di un certo clima (quello dell’arte contemporanea in special modo), e della scena newyorkese che lo determinava, Basquiat ha senz’altro qualche lacuna, ma gode di un tono poetico diffuso, di una delicatezza spesso mancanti in opere di altri artisti-registi o comunque in tanti film di provenienza d’oltreoceano.
Ingresso totalmente gratuito, prima di ogni proiezione ci sarà un breve dibattito aperto ad ospiti e pubblico. L’associazione Freezone ringrazia calorosamente la dottoressa Rosa Fiore del centro polivalente giovani per l’apporto logistico fornito e tutte i soggetti ed istituzioni che hanno contribuito e supportato il progetto.
( tutte le proiezioni avverranno presso il centro polivalente per giovani di via fontana vecchia)
Sabato 8 settembre, ore 19
“L’ora della lucertola “
Regia di Mimmo Calopresti
–Italia 2004 –
-durata 100’-
sinopsi:“Voglio un film pazzo”. E’ Rotella che si rivolge a Mimmo Calopresti durante le riprese del film “L’ora della lucertola”. Il titolo prende avvio da una tradizione popolare calabrese e del sud in genere, e dalla raccomandazione che la madre di Rotella faceva all’artista nella Catanzaro degli anni Venti, di non uscire negli assolati pomeriggi estivi. Il documentario è una lunga confessione in cui l’ottantacinquenne maestro del decollage si racconta, tra l’ironico e l’esistenziale, sotto un cielo plumbeo milanese che trasuda pioggia e malinconia.
Riconoscimenti:
– Evento speciale alla 61ma mostra internazionale del cinema di Venezia (2004) nella sezione “cinema digitale”.
Sabato 8 settembre, ore 21.00
“Pollock “
– Regia di Ed Harris
– Usa 2000 –
-durata 103’-
sinopsi:Gli ultimi due anni della vita e della carriera del pittore americano Jackson Pollock, esponente di punta dell’espressionismo astratto, periodo in cui gli è accanto la moglie Lee Krasner, anche lei affermata pittrice. La comune passione per l’arte cementa il loro amore che però è messo in crisi dalla depressione, dalle sbronze e anche dai tradimenti di lui. Nonostante il successo raggiunto Pollock era in preda a tali tormenti che lo spinsero a cercare rifugio nell’alcol. Nell’agosto del 1949, il periodico ‘Life Magazine’ si chiedeva:”Jackson Pollock è il più grande pittore vivente degli Stati Uniti?” Era infatti fra i più noti artisti americani, ma la sua anima tormentata – che probabilmente lo aveva spinto a dipingere – lo portò all’autodistruzione.
Riconoscimenti:
– Presentato alla 56° mostra di Venezia (2000) nella sezione “cinema del presente”.
– Opera prima come regista dell’attore Ed Harris, quattro nominations all’Oscar.
– Premio oscar 2001 come migliore attrice non protagonista a marcia Gay Harden.
Domenica 9 settembre, ore 19
“ Il mistero Picasso”
-Regia di H. G. Clouzot
– Francia – 1956 –
durata 85’
sinopsi:Una chicca imperdibile. Un film raro di una bellezza sconvolgente. Provate ad immaginare di trovarvi nello studio di uno dei più grandi pittori del novecento, di parlare con lui, della sua vita, del suo lavoro, della sua arte. Provate ad immaginarvi di vederlo all’opera, mentre disegna, dipinge, scarabocchia… solo per voi. E’ quasi imbarazzante scoprire pennellata dopo pennellata un concetto che prende forma. Dapprima sembrano semplici linee astratte. Non si capisce assolutamente dove vuole andare a parare… e poi piano piano, con molta calma e quasi per magia, si scopre un voltto, un collo, due occhi. Non è un film ma un’esperienza unica.
Domenica 9 settembre, ore 21
“Basquiat”
-Regia di Julian Schnabel
–USA 1996
-durata 106’
sinopsi: Nel 1981 a New York, Jean-Michel Basquiat è un diciannovenne senza idee precise sul proprio futuro. Ha una grande passione per il disegno e la esplica in maniera irregolare facendo graffiti. Non ha fissa dimora e si muove nel sottobosco artistico newyorchese. In un bar fa disegni per la cameriera Gina con la quale comincia una relazione. L’amico Benny lo esorta ad andare avanti. Un giorno trova il coraggio per mostrare alcuni cartoncini ad Andy Warhol che ne apprezza la qualità. Comincia così una scalata che lo porta al grande successo di pubblico e di critica. Ma ciò non basta a far scomparire le sue forti pulsioni autolesioniste. Muore nel 1988 a 26 anni.